venerdì, gennaio 18, 2008

Tribunale Salerno: cancelliere ad Avvocato «Siete spazzatura», e scatta la denuncia.


Lo hanno denunciato perchè gli avrebbe rivolto con tono alterato l'epiteto di «spazzatura». E così l'acceso battibecco, con tanto di urla e offese, tra un gruppo di avvocati ed un impiegato dell'ufficio di Cancelleria finisce alla stazione dei carabinieri.

«Desidero precisare che la denuncia querela non è a titolo personale - spiega l'avvocato Ugo Della Monica, cavese iscritto al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Salerno - ma viene presentata per l'offesa rivolta all'intera categoria degli Avvocati che frequentano l'ufficio dove lavora il dipendente e all'intera Avvocatura salernitana».

Secondo quanto ricostruito ai carabinieri della stazione di Cava, dove l'avvocato Della Monica ha presentato un atto di denuncia querela indirizzato alla Procura della Repubblica di Salerno, il tutto si sarebbe consumato all'ufficio cancelleria dell'espropriazione mobiliare del Tribunale di Salerno. Erano da poco trascorse le 10 e 30 e l'avvocato Della Monica, insieme alla sua praticante, stavano aspettando il proprio turno per depositare degli atti.

A quell'ora la Cancelleria era affollata da avvocati e altre persone: «L'impiegato del suddetto ufficio R.F. ha chiesto se fuori stava piovendo».

Una frase banale seguita secondo l'avvocato da una frase ingiuriosa: «Ha detto: ”che è stu mercato qui dentro”. Gli ho immediatamente contestato quella frase - ha spiegato l'avvocato - precisando che i presenti non erano dei mercatari e che il termine da lui usato era offensivo».

L'impiegato, a detta dell'avvocato, avrebbe replicato: «Mi ha detto: ”Avvocà ma che cosa volete, ho detto questo per non dire che siete spazzatura” e si è rivolto a tutti i presenti».

A questo punto un secondo avvocato, questa volta salernitano, è intervenuto nell'alterco invitando l'impiegato a rimangiarsi quanto detto: «Gli ha chiesto di dire che stava scherzando, ma il tizio non contento - scrive l'avvocato - con tono offensivo e stizzito dalla rabbia, che non stava affatto scherzando, indicando il cartoncino affisso alla porta che recita entrare uno per volta».

Al telefono l'impiegato del Tribunale sembra cadere dalle nuvole e non vuole rilasciare dichiariazioni: l'unica: «Non ho detto niente e non voglio replicare».

si.ch.

tratto dal quotidiano “Il Mattino” di oggi