domenica, agosto 31, 2008

Consorzi di bonifica, fognature comunali e giurisprudenza.


La Corte d'appello di Brescia (sentenza 59/2007) ha stabilito due importanti principii in materia di contribuenza dei Consorzi di bonifica.
Il primo è questo. «Quando il sistema delle opere gestite da un Consorzio di bonifica funge come mero strumento di potenziamento della fognatura comunale, il vantaggio di cui godono gli immobili interessati da tali opere non è già diretto, come richiesto dall'art. 11 r.d. 13 febbraio 1933, n. 215 nell'elaborazione giurisprudenziale, ma meramente indiretto. Trattasi di utilità e vantaggi generici, nel senso che le opere contribuiscono a creare un tessuto idraulico e tecnologico che consente al Comune di più agevolmente adempiere i propri compiti tra i quali rientrano quelli di gestire l'intero approvvigionamento idrico e dell'allontanamento delle acque reflue dall'abitato».
Secondo principio stabilito dalla Corte. «Se gli immobili possono scaricare senza limitazioni i reflui e le acque meteoriche, se non vengono inondati in caso di eventi meteorici eccezionali, è perchè essi sono serviti dalla rete fognaria comunale e perchè questa è stata realizzata in modo da poter contare, in quei casi straordinari, sulle opere consortili. Il vantaggio, solo mediamente, fondiario non è allora tale da legittimare la pretesa contributiva del Consorzio di bonifica».
I principi stabiliti rispondono correttamente a quanto statuito dalla Cassazione a proposito dell'immissione in corsi d'acqua, ricadenti nella manutenzione di Consorzi di bonifica, tramite fognatura comunale: «Un rapporto di contribuenza può istituirsi solo col Comune, che a sua volta - se mai - dovrebbe pagare un canone al Consorzio».
Competendo al Comune provvedere al deflusso delle acque reflue e meteoriche, poichè a tale scopo il proprietario già versa specifica tassa o tariffa all'ente gestore della fognatura, ogni rapporto relativo all'uso di canali soggetti alla manutenzione di Consorzi di bonifica deve avvenire fra l'ente che provvede alla fognatura e il Consorzio interessato, restandone estraneo il contribuente.
Per concludere, non può il Consorzio esigere dal proprietario un contributo di bonifica: al più, può pretendere il pagamento di un canone dall'ente che provvede al servizio di fognatura.
CORRADO SFORZA FOGLIANI
Presidente Confedilizia

sabato, agosto 30, 2008

Ddl costituzionale Cossiga: ripristino immunità parlamentare, divieto di intercettazioni.


Roma, 30 ago. (Apcom) - Nell'ambito delle riforme della giustizia che il Governo della Repubblica si appresta a proporre al Parlamento il senatore Francesco Cossiga ha presentato il un disegno di legge costituzionale in tre articoli dal titolo più che eloquente "Reintroduzione della inviolabilita' dei senatori e dei deputati e statuizione di altre prerogative consuetudinarie del Parlamentare"

INVIOLABILITA' SEDE E PREROGATIVE PARLAMENTARI Il ddl Cossiga stabilisce che "le sedi della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, comprese quelle temporanee nelle quali suoi organi o sue commissioni o comitati o delegazioni o anche singoli membri esercitino le loro funzioni, sono inviolabili e inviolabili sono i loro archivi. Senza l'autorizzazione o la richiesta dei loro Presidenti ne' l'autorita' giudiziaria ne' alcun organo di polizia puo' accedervi ne' compiere atti del suo ufficio in relazione a fatti o atti anche non ascrivibili a suoi organi o a suoi membri.

IMMUNITA' ASSOLUTA PER I GIUDIZI ESPRESSI NELLA CARICA Con il ddl Cossiga, "il testo dell'articolo 68 della Costituzione della Repubblica e' sostituito dal seguente: "I membri del Parlamento non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati nell'esercizio delle loro funzioni".

RIPRISTINO AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE, DIVIETO INTERCETTAZIONI Il ddl costituzionale prevede che "senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento puo' essere sottoposto a procedimento penale; ne' puo' essere arrestato, o altrimenti privato della liberta' personale, o sottoposto a perquisizione personale o domiciliare anche se si tratti di domicilio temporaneo , salvo che sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale e' obbligatorio il mandato o l'ordine di cattura. Eguale autorizzazione e' richiesta per trarre in arresto o mantenere in detenzione un membro del Parlamento in esecuzione di una sentenza anche passata in giudicato. Non puo' inoltre essere sottoposto a intercettazioni postali, telegrafiche, telefoniche, ambientali, informatiche o in qualunque altra forma di comunicazione. Non puo' essere chiamato a deporre su qualunque fatto o notizia di cui sia venuto a conoscenza o che gli sia stata comunque comunicata a motivo della sua qualita' di membro del parlamento o che egli abbia reso pubblica nell'esercizio del suo mandato o in relazione ad esso."

PARLAMENTO UNICO GIUDICE SU PREROGATIVE E IMMUNITA' La riforma Cossiga, infine, introduce in Costituzione un nuovo articolo in base al quale "La Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica sono giudici unici e esclusivi delle prerogative e immunita' proprie e dei propri membri".

venerdì, agosto 29, 2008

Giustizia/ Osapp: introdurre rilascio su cauzione.


Roma, 29 ago. (Apcom) - Ripristinare l'istituto della libertà degli imputati dietro cauzione ed evitare invece la reintroduzione del braccialetto elettronico.
E' la richiesta avanzata da Leo Beneduci, segretario generale dell'Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria (Osapp), in una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al ministro della Giustizia Angelino Alfano.
La libertà su cauzione, ricorda Beneduci, è un istituto abolito con l'ultima riforma del codice di procedura penale. "Come principali interpreti del sistema giudiziario - dice il capo dell'Osapp - vogliamo anche noi ribadire come quella del braccialetto sia stata un'esperienza antieconomica e antisociale, da non ripetere".
"Spesso - prosegue Beneduci - abbiamo sentito il ministro Alfano sostenere che i motivi che giustificano una misura del genere, al punto da considerarla risolutiva per il problema del sovraffollamento, sono da ricondursi direttamente all'esperienza anglosassone. Dello stesso avviso ma da un punto di partenza diverso è il nostro tentativo di introdurre, o meglio reintrodurre, uno strumento quale quello della cauzione che, oltre ad annoverare autorevoli consensi nella dottrina processual-penalistica - si legge nella nota del segretario generale - si identifica, appunto, anche nell'adeguamento alle legislazioni degli altri Paesi cui il nostro codice si ispira".
"Oltre che negli Stati uniti e in Gran Bretagna - sottolinea Beneduci - anche nella vicina Spagna sono previste disposizioni dal contenuto analogo, e sono tutt'altro che infrequenti fughe di criminali italiani verso quel Paese, come ampiamente documentato dalla cronaca giudiziaria".
"Da noi invece - prosegue - il cittadino straniero che compie un reato, magari nel proprio Paese, e poi fugge in Italia, contribuisce solo ad incrementare la popolazione carceraria dei nostri istituti di pena sovraffollati, proprio perchè l'ordinamento non prevede il rilascio su cauzione".
"Ulteriori vantaggi si profilano sul versante erariale per la riparazione dell'ingiusta custodia cautelare in carcere. E ancora, il versamento della cauzione costituisce in caso di condanna dell'imputato una quota di accantonamento dalla quale attingere per il recupero delle somme dovute allo Stato, ovvero ai privati danneggiati dal reato. Prima di lanciare quindi qualsiasi ipotesi di riforma invitiamo - conclude Beneduci - il ministro a ragionare su una proposta che siamo sicuri non tutta la maggioranza di Governo sdegnerà come ulteriore elemento di riflessione".

giovedì, agosto 28, 2008

Prima riunione del COA di Salerno, dopo le ferie agostane.



CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SALERNO

ORDINE DEL GIORNO

Tornata del giorno 3 settembre 2008 ore 10,00

1. Lettura ed approvazione verbale precedente

2. Comunicazioni del Presidente

3. Iscrizioni e cancellazioni

4. Pareri

5. Magistratura Onoraria-Rel.Cons.Avv.Altieri

6. Ammissioni Grat.Patrocinio-Rel.Cons.Avv.Visconti

7. XXIX Congresso Nazionale Giuridico Forense-Esame temi congressuali

8. Designazione componenti commissione esame Avvocato - sessione 2008

9. Esame proposta Avv.Michele Gorga per cd."formazione a distanza"

10. Sussidi e contributi

11. Varie ed eventuali


Il Presidente

Avv.Americo Montera

Il Consigliere Segretario

Avv.Gaetano Paolino

Il programma del Congresso Nazionale Forense di Bologna.


XXIX Congresso Nazionale Forense a Bologna
13-16 Novembre 2008

Giovedi 13 novembre
Aula Magna Santa Lucia
ore 11.00 – 13.30 CERIMONIA INAUGURALE (prima parte)
INTERVENTI INTRODUTTIVI
Avv. Lucio Strazziari - Presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Bologna - Presidente dell’Unione degli Ordini Forensi dell’Emilia Romagna URCOFER
Avv. Sandro Callegaro - Segretario Generale del Congresso
Prof. Pier Ugo Calzolari - Magnifico Rettore dell’Alma Mater
Prof. Stefano Canestrari - Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Alma Mater
Avv. Prof. Guido Alpa - Presidente del Consiglio Nazionale Forense
Avv. Michelina Grillo - Presidente Organismo Unitario Avvocatura
Avv. Paolo Rosa - Presidente Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Forense
SALUTI DELLE AUTORITA'
ore 13.30 Trasferimento al Palazzo della Cultura e dei Congressi
ore 14.00 – 15.30 Colazione di lavoro
Palazzo della Cultura e dei Congressi
Europauditorium
ore 15.30 – 19.00 CERIMONIA INAUGURALE (seconda parte)
RELAZIONI DI APERTURA
Avv. Prof. Guido Alpa - Presidente del Consiglio Nazionale Forense
Avv. Michelina Grillo - Presidente Organismo Unitario Avvocatura
Avv. Paolo Rosa - Presidente Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Forense
RELAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI FORENSI
ore 19.00 Chiusura dei lavori
A seguire, cocktail di benvenuto

Venerdi 14 novembre
Palazzo della Cultura e dei Congressi
Europauditorium
ore 9.00 – 13.00 GIUSTIZIA: TUTELA EFFETTIVA O UTOPIA?
Sessione plenaria – Presidenza OUA
Tavola Rotonda
Interventi programmati e dibattito
Sessioni parallele
ore 9.30 – 13.00 WORKSHOPS TEMATICI a partecipazione libera
Tematiche:
Razionalizzazione dei processi civili (civile – lavoro- famiglia - minori)
I sistemi alternativi – ADR – mediazione etc.
Le class actions e la tutela del consumatore
La giurisdizione amministrativa e i rapporti con la giurisdizione ordinaria
ore 13.00 - 15.00 Colazione di lavoro
Europauditorium
ore 15.00 – 18.30 COMUNICARE IL FUTURO
Il ruolo sociale dell'Avvocatura italiana
Sessione plenaria – Presidenza CNF
Tavola Rotonda
Interventi programmati e dibattito
Sessioni parallele
ore 15.00 – 18.30 WORKSHOPS TEMATICI a partecipazione libera
Tematiche:
La geografia giudiziaria – quali criteri per un equilibrato riassetto
Quale tutela penale per una società moderna
La magistratura onoraria
La riforma del sistema previdenziale forense
ore 18.30 Chiausura dei lavori
ore 21.00 Serata musicale

Sabato 15 novembre
Palazzo della Cultura e dei Congressi
Europauditorium
ore 9.30 – 13.00 Presentazione dei documenti conclusivi dei Workshop
ore 13.00 – 15.00 Colazione di lavoro
ore 15.00 – 18.00 Presentazione e votazione delle mozioni politiche
ore 18.00 – 19.00 Proclamazione dei componenti dell’Assemblea dell’Oua 2008/2010
ore 19.00 Chiusura del Congresso
ore 20.30 Cena di gala
Nella giornata, tra le ore 9.30 e le ore 15.00, si svolgeranno, nelle apposite sale, le riunioni delle delegazioni distrettuali per la elezione dei Delegati OUA per il biennio 2008/2010.
Le delegazioni distrettuali e le Associazioni Forensi potranno utilizzare le rispettive riunioni anche per valutare i testi delle mozioni ed eventuali emendamenti da proporre.
Domenica 16 novembre
Basilica di San Petronio
ore 10.00 Santa messa

Proponiamo un inno per il prossimo Congresso Nazionale Forense di Bologna.

martedì, agosto 26, 2008

Si sveltirà il processo civile?


Queste le riforme che il Governo si appresta ad adottare.
I rinvii richiesti alla prima udienza potranno essere concessi facoltativamente, e quindi il processo andrà impostato subito dagli avvocati.
Ma non si esclude la possibilità che possa essere prevista la cancellazione della causa e l'estinzione del giudizio se le parti non si presentano alla prima udienza.
Ancora, la conciliazione sarà seriamente incentivata, così da evitare processi lunghi, attraverso un sistema di attribuzione delle spese anche al vincitore neghittoso ad accettare proposte di definizione bonaria; la sospensione feriale viene ridotta a un mese.
Sarà, inoltre, introdotta la testimonianza scritta e le sentenze saranno motivate a mezzo di richiami di altre conformi pronunce.
Non solo. A via Arenula si sta lavorando anche per la semplificazione del numero dei riti del processo civile e alla soppressione di ogni inutile procedura.
Ancora nel sistema del processo civile, poi, dovrebbe trovare posto anche la rivisitazione delle competenze dei giudici civili.
Lungi dall'abrogare il giudice di pace si è ipotizzato un sensibile aumento delle competenze del giudice onorario, sia per le cause di risarcimento danni da sinistro stradale sia per tutte le altre ipotesi. I riti saranno riorganizzati.
E si pensa anche a nuove tipologie processuali, come il nuovo rito sommario di cognizione.
Un rito che dovrebbe consentire di arrivare a decisione in tempi serrati. Con istruttoria molto snella e ridotta all'essenziale.

Le proposte di riforma della professione forense.

GIUSTIZIA: SCONTRO SU ELEZIONE DIRETTA DEI PM.


ROMA (ANSA) - La Lega ritira fuori la proposta di una elezione diretta dei Pm e si riscatena lo scontro sulla Giustizia, anche all'interno della stessa maggioranza.
A rilanciare il vecchio 'pallino' del Carroccio è Roberto Cota, capogruppo alla Camera, in una intervista ad ''Affaritaliani.it'', che incassa subito il favore del portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone: ‘’Buona idea, come in America’’.
Frena invece An: ‘’E' una vecchia idea della Lega - liquida Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato -: credo che difficilmente riuscira' a prendere piede in Italia dove sara' gia' un gran successo riuscire ad arrivare alla separazione delle carriere tra pm e magistratura giudicante'’.
E c'e' anche l'ostacolo Udc: ‘'L'ipotesi dell'elezione diretta del pm non aiuta a trovare convergenze e mette a rischio la stessa possibilita' di dialogo, perche' sconvolge dalle fondamenta il nostro sistema giudiziario, allontanandoci dall'Europa’’, avverte il vice presidente dei deputati Udc, Michele Vietti.
Scettico non tanto sulla proposta quanto sui tempi di attuazione il deputato del Pdl Niccolo' Ghedini, avvocato del premier Silvio Berlusconi: '’Una proposta interessante e meritevole di approfondimento'’, afferma, sottolineando pero' che '’se ne discute da almeno vent'anni'’ e che una riforma in questo senso richiederebbe '’un cambio culturale completo, perche' non e' facile italianizzare un istituto come quello dell'elezione del pubblico ministero’'.

sabato, agosto 23, 2008

1000…,MA NON LI DIMOSTRA!


Dal mese di marzo 2006 - epoca di nascita - sino ad oggi, abbiamo pubblicato centinaia di articoli e notizie su questo blog, che è stato e sarà modesto ma irrinunciabile strumento di libertà per gli avvocati di Salerno.
Con questo che ora leggete, i “post” (ossia gli articoli) lanciati su internet sono stati ben 1000.
Siamo certi che un seme è stato lanciato e che la fatica fatta non è stata inutile.
Tanti auguri “consiglioaperto”.

Il settore Giustizia? E’ l’isola di Cuba della Pubblica Amministrazione.


Nel settore giustizia si è giunti al paradosso che a forza di piazzare computer ovunque, senza dotarli di programmi e linguaggi comuni, a forza di creare connessioni in rete non concepite in modo organico e pianificato, la confusione è pure aumentata.
In molti uffici si verbalizza ancora a mano, pur giacendo sul tavolo un computer che nessuno sa usare, o che non è dotato di programmi, o che si è guastato in un passato non facile da determinarsi.
Non potendosi pretendere, naturalmente, che convivano ed interagiscano l’informatica ed i pennini, va a finire che tutto gira alla velocità dei secondi, ma seguendo i protocolli di complessità dei primi.
E se si va in un qualsiasi ufficio giudiziario si potrà ancora osservare che tutto si muove spostando montagne di carta e fascicoli, su appositi carrelli che portano a zonzo tonnellate di roba.
I nostri tribunali sono come l’isola di Cuba per le vetture: il tempo si è fermato ed è nato un museo a cielo aperto, una realtà che vive fuori dalla realtà.
Davide Giacalone
“Fannulloni d’Italia” Edizioni Libero- pag. 131

venerdì, agosto 22, 2008

Il sito del Congresso Nazionale Forense è infettato da un virus?


Segnaliamo all’attenzione agli amici che ci seguono, che la prima pagina del sito internet del prossimo Congresso Nazionale Forense (http://www.xxixcongressoforense.it/), precisamente quella dove risulta descritto il Comitato organizzatore, risulta infettata da un worm di Java.
Ben due diversi antivirus (“avast professional” e “norton”), segnalano il worm (del tipo trojan dowloader) che cerca di installarsi, proveniente da un sito esterno che cerca contestualmente la connessione.
L’indirizzo “pirata” è questo: http://c2l.hm8xfi.cnlife.info/code/Java.jar\javajava\Java.class.
Attenzione dunque, in attesa che la Società che organizza il Congresso, da noi sollecitata in tal senso, risolva la problematica.

giovedì, agosto 21, 2008

GIUSTIZIA: BALDASSARRE, LODO ALFANO? BOCCIATURA CONSULTA E' POSSIBILE.


(ASCA) - Roma, 21 ago - ''C'e' una buona possibilita' che la Corte Costituzionale annulli il 'Lodo Alfano''', ovvero la legge che garantisce l'immunita' alle quattro piu' alte cariche dello Stato.
A lanciare l'allarme e' il professor Antonio Baldassarre, che della Consulta e' Presidente emerito.
''Secondo me - dice il giurista in un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it - ci voleva la forma della legge costituzionale, perche' siamo di fronte a una deroga al trattamento generale dei cittadini. La Corte - aggiunge Baldassarre - potrebbe sollevare davanti a se stessa la questione e quindi decidere della costituzionalita' nell'ambito del giudizio di ammissibilita'''.
Ovvero?
''La Corte - spiega l'ex Presidente - deve giudicare verso dicembre-gennaio dell'ammissibilita' del referendum (promosso dall'Italia dei Valori). Siccome uno degli elementi dell'ammissibilita' e' se la legge e' ordinaria o costituzionale, la Corte potrebbe sollevare di fronte a se stessa la questione incidentale se occorreva una legge costituzionale o no. Con il risultato - conclude Baldassarre - che il 'Lodo Alfano' puo' essere annullato in sede di costituzionalita'. Dipende dalla Corte, certo, ma una buona possibilita' c'e'''.

La giustizia e la sinistra di Ayala.


Che siano maturi i tempi, per una riforma profonda della giustizia, lo grida lo stato pietoso in cui è ridotta e lo testimoniano alcuni segnali del dibattito politico e civile.
Fra questi, è significativo l’ultimo libro di Giuseppe Ayala, “Chi ha paura muore ogni giorno”, la cui lettura è istruttiva.
Tre temi, fra gli altri, voglio sottolineare.
1. Raccontando la propria storia Ayala si descrive come avvocato dell’accusa. Era bravo, ed è giusto che lo ricordi. E’ importante che ne abbia tratto, esplicitamente, le conclusioni: occorre separare le carriere. E’ il frutto della sua esperienza, è la regola in tutte le democrazie, ed era anche l’opinione di Giovanni Falcone. Misurate la distanza fra questa ovvietà e la pervicace, ostinata, ottusa opposizione della magistratura associata ed avrete un’idea di quanto tempo abbiamo perso.
2. Ripercorrendo il lungo calvario cui gli uomini del pool antimafia furono sottoposti, Ayala non risparmia giudizi sferzanti sul Consiglio Superiore della Magistratura, da lui considerato, con ragione, organo oramai deviato dai compiti che la Costituzione gli assegna. Il Csm è degenerato, divenendo quel che è, perché la politica (con l’eccezione di Cossiga) è stata al di sotto dei suoi doveri e perché il corpo della magistratura è al di sotto di ogni ragionevole speranza.
3. In quanto all’uso dei collaboratori di giustizia, l’autore rivendica il lavoro svolto ma segnala che, fin dall’inizio, con l’indagine svolta (si fa per dire) a carico di Enzo Tortora, vi fu una magistratura incapace (“pazzi”) che si è fatta guidare da questi delinquenti senza mostrare alcuna competenza ed etica professionale. Aggiungo io che le cose non sono migliorate, con il tempo.
Riassumendo: separazione delle carriere, riforma della composizione ed elezione del Csm, responsabilità personale in capo ai magistrati. Tre cose giustissime, dette da chi è stato eletto, per tre legislature, dalla sinistra e nel governo della sinistra è stato sottosegretario alla giustizia. Si può obiettare che avrebbe potuto accorgersene prima, senza attendere di essere lasciato fuori dal Parlamento. Ma ciascuno trova la forza ed il coraggio dove il destino glieli nasconde, mentre quel che conta è la sostanza. Qui ce n’è a sufficienza per ragionare fuori da una logica di schieramenti.
Davide Giacalone
www.davidegiacalone.it
Pubblicato da Libero

Cassazione: l'Enel dovrà risarcire i danni alla salute provocati da un elettrodotto.


L'Enel dovrà risarcire i danni alla salute provocati dall'elettrodotto Forlì-Fano a due agricoltori di Rimini che, a causa della vicinanza dei tralicci ai loro terreni, soffrivano di emicranie.
Lo ha deciso la Cassazione penale, riconoscendo il diritto al risarcimento come stabilito da una sentenza pilota - molto contestata dalla società elettrica - emessa nel maggio 1999 dal Pretore di Rimini.
E' la prima volta che la Suprema Corte ratifica una decisione che si basa su test scientifici - condotti in questo caso su solo 15 persone, pari però alla totalità dei residenti nella zona 'inquinata' - sulla nocività delle onde elettromagnetiche in relazione a patologie minori e passeggere come, appunto, il mal di testa.
In particolare Piazza Cavour - sentenza 33285/2008 depositata il 10 agosto dalla Quarta sezione penale - ha respinto il ricorso di Sergio B., ingegnere dell'Enel responsabile della progettazione e condannato, insieme alla società, a risarcire i danni (per un vizio di forma altre 14 persone sono state escluse dal risarcimento già in primo grado) e al Comune di Rimini.
La cifrà sarà stabilita da un tribunale civile ora che si è concluso l'iter giudiziario (iniziato nel 1993) sulla responsabilità penale per il reato di lesioni colpose, dichiarato prescritto dalla Corte di Appello di Bologna (giugno 2004) ma fatte salve le conseguenze risarcitorie.

GIUSTIZIA: BOATO, BENE RECUPERO BICAMERALE MA L'ANM FERMERA' TUTTO.


(ASCA) - Roma, 21 ago - ''Non c'e' dubbio che a ore, giorni, al massimo poche settimane, ripartiranno l'alzo zero giustizialista e le polemiche al calor bianco sull'inciucio''.
Lo dice Marco Boato, relatore della bozza sulla riforma della giustizia nella commissione bicamerale presieduta da D'Alema nel '97, in un'intervista al Corriere della sera, a proposito dell'intenzione del Guardasigilli, Angelino Alfano di recuperare le conclusioni di quel documento per avviare un dialogo con l'opposizine sulla riforma.
''Il 29 gennaio di dieci anni fa, mentre il Parlamento discuteva, il presidente dell'Anm - ricorda Boato - attacco' pesantemente la riforma, alla presenza (inedita) del Presidente Scalfaro. Fu un siluro micidiale. Allo stesso modo sono sicuro che anche oggi partira' un attacco frontale''.
Il testo per Boato ''va bene anche oggi'', ''fu approvato da tutte le forze politiche tranne Rifondazione'', ''mi sembra veramente saggio ripartire da li'''. E poi con questa scelta, ''il governo del centrodestra manifesta l'intenzione di non riproporre su questa materia scelte unilaterali''.
Questi i punti essenziali della riforma poi bocciata dal Parlamento: separazione delle funzioni per pm e giudici, due sezioni diverse del Csm, una Corte disciplinare diversa dal Csm, aumento del numero dei membri laici del Consiglio, scelte di politica criminale fissate ogni anno dal Parlamento per evitare discrezionalita' delle singole Procure.

martedì, agosto 19, 2008

Giustizia: agenda Alfano recupera lavoro della bicamerale.


(ANSA) - ROMA, 19 AGO - Sfumata l'ipotesi di una commissione di 'saggi', a mettere mano alla 'grande riforma' della giustizia sara' il ministero della Giustizia.
Il Guardasigilli Alfano ha messo al lavoro il suo ufficio legislativo per predisporre in due settimane una 'agenda giustizia', recuperando i contenuti ipotizzati dalla Commissione bicamerale del '97.
L'agenda Alfano conterra' priorita' e indicazioni di massima sulla cui base avviare un 'confronto nel merito' con l'opposizione.
Al primo posto dell'agenda figura la riforma del processo civile (che in autunno arrivera' in Parlamento sottoforma di ddl collegato alla finanziaria).
A seguire, accelerazione del processo penale, riforme costituzionali (Csm e obbligatorieta' dell'azione penale), ritocchi all'ordinamento giudiziario per una piu' netta separazione giudici-pm, soluzioni all'emergenza sovraffollamento carceri. (ANSA).

Giustizia: Cesa (Udc) disponibilissimi a confronto con CDL su riforma.


(ANSA) - ROMA, 19 AGO - L'Udc e' disponibile a discutere con la maggioranza sulla riforma della giustizia.
Lo sostiene il segretario Lorenzo Cesa.
Su Affaritaliani.it, Cesa ricorda che 'abbiamo promosso per il 2 e il 3 settembre un'iniziativa dove abbiamo invitato tutti i rappresentanti dei partiti che si occupano di Giustizia e non solo, e personalita' che hanno rilievo in questo settore. Quindi siamo disponibilissimi a discutere con tutti sulla riforma della Giustizia. Anche in Parlamento'.

COSTA (PDL): INTERROGAZIONE PER APPLICAZIONE NORME PACCHETTO SICUREZZA.


(ASCA) - Roma, 19 ago - ''Presentero', alla ripresa dei lavori, un'interrogazione al ministro della Giustizia, Angelino Alfano affinche' approfondisca il problema'' della mancata applicazione da parte dei giudici del pacchetto-sicurezza ''e ponga in essere i provvedimenti conseguenti''. Cosi' il capogruppo del Pdl in commissione Giustizia della Camera Enrico Costa, in una nota.
''Delle due l'una: o la norma approvata dal Parlamento e' inapplicabile, ed allora va modificata. Oppure, se, viceversa, la norma non presenta lacune, deve avere effettiva applicazione in tutte le sedi. Il pacchetto sicurezza - ricorda Costa - ha previsto l'arresto in flagranza per gli stranieri che dichiarano un nome falso per sfuggire all'identificazione: si tratta di una delle importanti misure che l'Esecutivo ha voluto al fine di contrastare fenomeni di illegalita' diffusa, collegati soprattutto all'immigrazione irregolare e alla criminalita' organizzata. Accade pero' che alcuni giudici rifiutino di convalidare tali arresti, vanificando il lavoro svolto dalle forze dell'ordine''.

lunedì, agosto 18, 2008

Reati ambientali: nasce un nuovo sistema di telerilevamento.


D'ora in avanti sarà più difficile commettere reati ambientali.
Da un accordo tra il Ministero dell'ambiente e l'Arma dei carabinieri è nato infatti in sistema di "telerilevamento" che facilita le attività di controllo. L'iniziativa intende prevenire i rischi per l'ecosistema e perseguire chi commette reati ambientali.
Il sistema andrà ad integrare il SITA (Sistema Informativo per la Tutela dell'Ambiente) già sviluppato dall'Arma dei carabinieri. L'accordo consentirà un monitoraggio su tutto il territorio italiano per poter intervenire in caso di abusi (cave illegali, occupazioni abusive, scarico di rifiuti etc...).
Anche attraverso il portale cartografico nazionale che gestirà i dati di rilevamento, il Ministero metterà a disposizione dell'Arma uno straordinario strumento per la prevenzione dei reati ambientali.

sabato, agosto 16, 2008

Il Consiglio dell'Ordine di Venezia ottiene ok da Bankitalia: avvocati ……pagati a rate!


(ANSA) VENEZIA- Dal prossimo autunno i clienti degli avvocati veneziani potranno pagare le parcelle a rate e a tassi agevolati.
Primo in Italia, il Consiglio dell'Ordine di Venezia ha ottenuto il via libera dalla Banca d'Italia sulla possibilita' di stipulare convenzioni con istituti di credito per consentire ai cittadini che si rivolgono a un legale di accedere a finanziamenti bancari a condizioni di favore per pagare il conto dell'avvocato.

Sequestro preventivo" del GIP di Bergamo: oscurato in Italia il sito “Pirate Bay”.



ROMA - Il sequestro di The Pirate Bay - uno dei più popolari siti al mondo per lo scambio di musica, giochi, film pirata - , avvenuto questa settimana, ha caratteri eccezionali e apre rischi inediti per l'internet italiana, secondo gli esperti: "si basa su un'applicazione originale delle norme. Se passa questo principio, è una pistola alla tempia di qualsiasi fornitore di contenuti su Internet, anche Google o siti di notizie, che potrebbero trovarsi oscurati solo in base a un semplice sospetto, prima del processo".
Parole di Andrea Monti, avvocato tra i maggiori esperti di diritto d'autore in internet e presidente di Alcei (storica Associazione per la libertà nella comunicazione elettronica interattiva).
Per capire quale nuovo panorama si apre - e quali rischi - bisogna sapere come è avvenuto il sequestro di The Pirate Bay, motore di ricerca specializzato in file torrent, che permettono di scaricare contenuti di vario tipo, spesso pirata, dai computer di altri utenti. Da lunedì non è raggiungibile dagli utenti italiani.
Il provvedimento del GIP di Bergamo è qualificato come "sequestro preventivo" - un sequestro cioè fatto prima del processo, per impedire il perpetuarsi del reato individuato, in questo caso la violazione del diritto d'autore.
Anche se Pirate Bay non contiene file pirata, consente di trovarli (fa come da ponte tra gli utenti che li posseggono) e quindi è accusato di facilitare la pirateria. La vicenda ha sollevato molte polemiche, su vari siti anche internazionali, perché è la prima volta che The Pirate Bay viene bloccato in un Paese.
Si tratta inoltre del maggiore blocco mai operato su un sito in Italia e in Europa: The Pirate Bay è molto popolare, ha raggiunto picchi di 10 milioni di utenti connessi in contemporanea.
Il provvedimento ha imposto il blocco ai provider in base all'articolo 14, comma 3, del decreto legislativo del 2003 (che recepisce la direttiva europea sul commercio elettronico). Qui si definisce la responsabilità dei provider e che "l'autorità giudiziaria o quella amministrativa avente funzioni di vigilanza può esigere anche in via d'urgenza, che il prestatore (il provider, ndr.), nell'esercizio delle attività di cui al comma 2, impedisca o ponga fine alle violazioni commesse".
"Sì, ma l'anomalia, che secondo me è illegale, è usare questo articolo per fare partire un sequestro preventivo, che in realtà è un oscuramento del sito", dice Monti.
Al solito un sequestro è di un bene fisico - per esempio del computer-server dove è contenuto il sito. In questo caso però, poiché i server sono in Svezia, il gip ha scelto la strada dell'oscuramento, "ma non è corretto farlo con lo strumento del sequestro preventivo".
Altra anomalia, "è la prima volta che il sequestro riguarda non solo una cosa presente, ma anche una cosa futura".
È così che il provvedimento del gip riesce a essere molto ampio e difficile da aggirare: chiede ai provider di bloccare l'accesso non solo a The Pirate Bay, ma anche ad alias, presenti e futuri, che conducano allo stesso sito.
Sono bloccati non solo l'IP statico attuale del sito, ma anche quelli futuri che The Pirate Bay dovesse attivare per aggirare il provvedimento italiano.
A tal scopo ha subito creato un sito ad hoc per gli utenti italiani, Labaia.org, ma il provvedimento è destinato a impedire l'accesso anche a quest'ultimo. Se resta accessibile a qualche utente, è solo perché i rispettivi provider non hanno ancora eseguito il provvedimento in toto.

Berlusconi: riforma per combattere la giustizia deviata.



Roma, 15 ago. (Apcom) - Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rilancia il tema della riforma della giustizia sottolineando che "una giustizia che si occupa solo di politica e' una giustizia deviata dai suoi compiti istituzionali".
In un'intervista a Il Giornale, il premier sottolinea che "una giustizia che non funziona e' una giustizia che nega ai cittadini i loro diritti, che non sostiene lo sviluppo dell'economia, che rende aleatori i rapporti civili, che non da' ai cittadini sicurezza contro l'offensiva della criminalita'".
Inoltre, secondo il Cavaliere, "una giustizia che invade i campi che non le sono propri, e' una giustizia deviata. Una giustizia esercitata in nome di un'ideologia o, peggio, di un disegno politico, e' una giustizia deviata".