martedì, aprile 29, 2014

Filtro in appello: ordinanza d’inammissibilità solo per palese infondatezza nel merito.

Corte di Cassazione - Sezione VI civile - Ordinanza 27 marzo 2014 n. 7273
“L'ordinanza di inammissibilità in appello ai sensi degli articoli 348-bis e 348-ter del Cpc non può essere pronunciata per questioni di forma o pregiudiziali di rito ma solo per la manifesta infondatezza nel merito”.

Evento formativo organizzato dall'AIGA Salerno (n. 4 crediti).

Giustizia: Orlando convoca mercoledì giudici di pace.

(ANSA) - ROMA, 28 APR - Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha convocato per mercoledì 30 maggio alle ore 17:00 in via Arenula le associazioni rappresentanti la Magistratura Onoraria.
Tale incontro, annunciato dal Guardasigilli nei giorni scorsi, ha l'obiettivo di creare un luogo di confronto e condivisione utile e necessario nella logica del coinvolgimento e dell'ascolto di tutta la magistratura onoraria, in vista dell'azione riformatrice che coinvolgerà questa parte della giurisdizione. (ANSA).

sabato, aprile 26, 2014

Orlando: troppi avvocati, verso numero programmato.

(ANSA) – ROMA, 23 APR – “Una delle cause dell’inefficienza della giustizia italiana e’ costituita da un rapporto tra il numero degli avvocati e il numero degli abitanti molto piu’ elevato rispetto a quello degli altri paesi europei. In Italia ci sono 349,6 avvocati per 100.000 abitanti, contro 79,6 in Francia e 190,4 in Germania 190,4 (dati Cepej 2012)”.
Lo ha detto al Senato il ministro della Giustizia Orlando, spiegando che “una prima proposta e’ volta regolamentare l’accesso alla professione forense con la previsione di un numero programmato basato sulla valutazione dell’offerta formativa prevista dalla legge di riforma dell’ordinamento della professione forense, con la finalita’ di garantire un livello di formazione adeguato dei futuri avvocati. L’introduzione di un numero programmato degli avvocati – ha detto Orlando – e’ una soluzione strutturale all’ abnorme domanda di accesso alla professione”.

L'AFORISMA DEL SABATO.

venerdì, aprile 25, 2014

Divorzio breve, ministero Giustizia precisa: "Obiettivo ridurre carico uffici giudiziari".

Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "La funzione portante dell'intervento" normativo in tema di separazione e divorzio "è quella di ridurre il carico degli uffici giudiziari consentendo alle parti di giungere alla separazione o al divorzio consensuale in tempi più rapidi, senza incidere in alcun modo sull'intervallo di tempo che deve intercorrere tra la separazione e il divorzio e lasciando invariata sul punto la disciplina vigente, proprio al fine di rispettare le prerogative del Parlamento che se ne sta occupando con il testo di DDL in esame".
Lo precisa in una nota l'ufficio stampa del ministero della Giustizia.
"L'intervento normativo che il governo si propone di adottare - continua la nota - si innesta in una fase stragiudiziale governata da una convenzione di negoziazione assistita conclusa tra gli avvocati delle parti e, come tale, finalizzata a sottrarre alla giurisdizione i procedimenti di separazione e di divorzio di natura consensuale".
"Ne consegue - chiarisce la nota - che l'intervento del governo e quello del Parlamento, se approvati, incideranno su profili diametralmente diversi. Il primo integra uno strumento stragiudiziale che, ove impiegato, evita ai coniugi di rivolgersi al giudice, mentre l'intervento d'iniziativa parlamentare non modifica in alcun modo la competenza del giudice, ma ha come obiettivo esclusivamente quello di anticipare i tempi necessari per proporre, sempre in sede giudiziale, la domanda di divorzio".

Riforma Giustizia: Cnf, programma Orlando condivisibile.

Il Consiglio Nazionale Forense ha espresso "condivisione" riguardo al percorso di riforma tratteggiato dal Guardasigilli.
"Il percorso - sottolinea una nota - riguarderebbe tutti gli ambiti-organizzativi, ordinamentali, processuali- del sistema civile e penale, in un disegno che pare assumere i contorni di un progetto integrato che non trascura gli aspetti delle risorse umane e finanziarie. E coinvolge, correttamente con uguale dignità, gli attori della giurisdizione: Avvocatura e Magistratura".
"Le misure annunciate - prosegue il Cnf - sono numerose, e alcune sono quelle sulle quali si è già svolto una dialogo proficuo tra il Cnf e il Ministro. Ora si tratta di verificare in concreto come questi interventi annunciati si articoleranno in norme specifiche e si combineranno in quel progetto integrato tratteggiato oggi, per valutare l'effettiva efficacia delle misure. Occorre anche valutare l'impatto reale in termini di efficacia delle riforme in atto, per poter valutare come favorire l'accesso alla giustizia da parte dei cittadini. E porre molta attenzione e sforzo nella soluzione della questione carceraria".

Renzi taglia gli stipendi? Le toghe si dimettono…..

Roma, 23 aprile 2014 – Una fuga. Un fuggi-fuggi dalla Corte dei Conti. Il 18 aprile scorso il Consiglio dei ministri ha abbassato il tetto degli stipendi dei dirigenti pubblici, compresi i magistrati. Invece di 311mila euro lordi l’anno, si è passati a 240mila euro.
Magari è solo una coincidenza, una semplice coincidenza e nient’altro. Ma non appena sui giornali sono rimbalzate le anticipazioni della notizia per convincere 12 giudici della Corte dei Conti (che evidentemente i conti sanno farli), tutti presidenti di sezioni, a presentare le dimissioni.
La notizia è riportata dal settimanale Panorama in edicola domani, giovedì 24 aprile. Una mossa, spiega il settimanale Mondadori, con cui i giudici contabili mettono al sicuro le pensione futura. Niente fughe – secondo il settimanale – dai Tar o dal Consiglio di Stato mentre, stando a quello che risulta, in Cassazione di sarebbero dimesse un paio di toghe.
Fonte: Libero

venerdì, aprile 18, 2014

BUONA PASQUA.

OUA: NO AGLI AUMENTI DEI COSTI PER LE COPIE DELLE SENTENZE, ULTERIORE ONERE A CARICO DEI CITTADINI.

L'Organismo Unitario dell'Avvocatura valuta negativamente la notizia dell'aumento dei costi per le copie delle sentenze sia per il cartaceo sia per il formato elettronico.
Per Nicola Marino, presidente Oua, "il ministero di via Arenula dovrebbe evitare di proseguire sulla stessa linea degli ultimi Governi: tutti impegnati a considerare la giustizia come un "bancomat" dal quale attingere danari. Al ministro Orlando, inoltre, vogliamo ricordare che questo settore ha già dato tanto alle casse dello Stato, senza avere in cambio adeguate risorse per la modernizzazione della malandata macchina giudiziaria. E' evidente che i cittadini usufruiscono un servizio carente a fronte di sempre maggiori spese".
 "Infine - conclude Marino - proprio in queste settimane si è parlato con il ministero e i magistrati, nel tavolo per la riforma del processo civile, di affidare agli avvocati il potere di autentica delle copie, una proposta utile per il miglior funzionamento della giurisdizione e per la semplificazione che, però, rischia di venir vanificata da questo provvedimento. L'avvocatura conferma la disponibilità a cooperare per una messa in efficienza degli uffici ma non accetta ulteriori, ingiustificati, aumenti di costi per l'accesso alla giustizia".
Roma, 18 aprile 2014

sabato, aprile 12, 2014

Deontologia: la rilevanza disciplinare di un comportamento, prescinde dalla sua eventuale illiceità civile o penale.

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, l’illiceità dei comportamenti deve essere valutata solo in relazione alla loro idoneità a ledere la dignità e il decoro professionale, a nulla rilevando che i suddetti comportamenti non siano configurabili anche come illeciti civili e o penali; la relativa valutazione è apprezzamento proprio del giudice disciplinare ed è insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivata.
E’ pertanto irrilevante in sede deontologica che per i fatti disciplinarmente rilevante non sia stata presentata denuncia/querela o che non sia stato comunque aperto alcun procedimento penale, trattandosi di circostanze che non escludono la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro fissati nell’art. 5 del C.D., ai quali l’avvocato deve ispirare la propria condotta (Nel caso di specie, l’incolpato aveva rivolto espressioni offensive nei confronti di un magistrato, che tuttavia non aveva sporto querela).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Salazar), sentenza del 17 ottobre 2013, n. 185 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Cassazione Civile, sentenza del 23-07-2001, n. 10014, sez. U- Pres. Iannotta A- Rel. Varrone M- P.M. Cinque A (conf.)

L'AFORISMA DEL SABATO.

lunedì, aprile 07, 2014

Vietti: bene arrivo personale da Ministero Difesa, speriamo non sia solo annuncio.

(Adnkronos) - L'ipotesi che gli 8 mila posti di cancellieri che mancano alla Giustizia possano essere coperti con trasferimenti dal personale della Difesa non dispiace al vice presidente del Csm.
Michele Vietti, che a Vercelli, incontrando i capi degli uffici giudiziari, ha sottolineato: "se la Difesa ci regala del personale lo prendiamo volentieri e mi auguro che l'ipotesi di cui di parla non faccia parte della stagione degli annunci a non seguono poi i fatti. Dunque bene se arrivano, sempre che sappiano fare almeno un po' il mestiere che chiediamo loro di fare".

sabato, aprile 05, 2014

CSM: prossima settimana soluzione per nomina Procuratore Repubblica Salerno.

(Adnkronos) - Potrebbe arrivare la prossima settimana la soluzione per la nomina dei capi delle Procure di Torino, Firenze, Bari e Salerno.
Lo ha sottolineato il vice presidente del Csm, Michele Vietti, che, a margine di un incontro con i capi degli uffici giudiziari di Vercelli, ha spiegato: "Il Comitato di presidenza ha convocato il presidente della V commissione proprio questa settimana raccomandandogli di accelerare per la copertura di una serie di uffici di Procura in tutta Italia e ha avuto l'assicurazione che entro la settimana prossima questi uffici saranno messi all'odg e spero votati".

mercoledì, aprile 02, 2014

Avvocati: pubblicati in G.U. i nuovi parametri (DM n. 55 Ministero Giustizia).

E’ stato pubblicato sulla G.U. n. 77 di oggi, 2 aprile 2014, il Decreto n. 55 del Ministero della Giustizia, di Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense, ai sensi dell’art. 13, comma 6, della l. 31 dicembre 2012, n. 247. 
Il Decreto entrerà in vigore da domani, 3 aprile 2014.