giovedì, ottobre 26, 2006

LA GIUSTIZIA CIVILE CERCA CASA!


La sezione Civile della Corte d'Appello andrà a via Rafastia?
Domani, 27 ottobre 2006 (ore 10,30), è stata convocata la Commissione di Manutenzione della Corte d'Appello di Salerno.
Al primo punto dell'ordine del giorno vi è il seguente argomento:
"Progetto di trasferimento della Sezione Civile della Corte d'appello, nella ristrutturata palazzina B di via Rafastia".
Già nella Commissione di Manutenzione del giorno 19 luglio 2006, il Presidente f.f. della Corte d'Appello dott. Casale aveva avanzato tale richiesta, sicchè nel relativo verbale si legge:
" (omissis) il Presidente Casale, su delega del Presidente Nastro, propone che la Palazzina B venga assegnata definitivamente alla Corte d'Appello (già assegnataria dell'edificio di Piazza Matteotti ex Tipografia Volpe, poi messa a disposizione dell'UNEP di Salerno), per le urgenze pressanti della Corte medesima, ove sarà possibile allocare, ad esempio, la Sezione Civile, cosicchè i locali lasciati liberi potranno essere utilizzati dalla Sezione Penale e dalla Sezione Lavoro".
La decisione, sicuramente foriera di ulteriori disagi per l'Avvocatura salernitana, venne rinviata a richiesta del Consigliere dell'ordine forense Avv. Valerio Iorio.
Dunque domani dovrebbe esservi la decisione sulla delicata questione, ma una cosa è certa: la derelitta giustiza civile "cerca casa"!

martedì, ottobre 17, 2006

TAGLI AL BILANCIO DELLA GIUSTIZIA E PROCESSO.....


DOPO I TAGLI CHE IL "TRIO" PRODI-BERSANI-VISCO HA RISERVATO AL BILANCIO DELLA GIUSTIZIA, PER AFFRONTARE I PROBLEMI DELLA GIUSTIZIA E DELLA LUNGHEZZA DEI PROCESSI, NON CI RESTA CHE AFFIDARCI....ALLA FILOSOFIA!

martedì, ottobre 10, 2006

IL PROSSIMO 12 OTTOBRE TUTTI A ROMA: MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO IL GOVERNO PRODI!

ORDINE DEL GIORNO Consiglio del 10 ottobre 2006


1. Lettura e approvazione verbale precedente
2. Comunicazioni del Presidente
3. Iscrizioni e cancellazioni
4. Pareri
5. Commissione incarichi legali - Comune di Salerno
6. Situazione Giustizia Civile: determinazioni
7. Recupero morosità - comunicazione E.TR.: determinazioni
8. Modalità aggiornamento elenco ex art. 81 D.P.R. 115/02
9. Ammissione Gratuito Patrocinio
10. Fissazione data celebrazione procedimento disciplinare a carico Avv. G. E.
11. Designazione terna di professionisti - Commissione Tributaria Regionale della Campania -
12. Designazione Commissario concorso Scuole di Specializzazione per le professioni legali Università di Salerno
13. Sussidi e contributi
14. Varie ed eventuali

martedì, ottobre 03, 2006

CONGRESSO DI ROMA: IMPRESSIONI DI SETTEMBRE.



Avevamo auspicato, per la sessione romana del Congresso, l’unità tra le troppe anime dell’Avvocatura e - almeno formalmente – l’unità c’è stata.
Isolata voce discorde è stata quella dei “fratelli separati” dell’Unione Camere Penali che, con Randazzo, si sono appollaiate sul loro piedistallo in “similoro”, così dimostrando che c’è ancora qualcuno che vive di sogni e di ricordi.
Quello che è mancato, paradossalmente, è stato proprio….il Congresso!
L’affermazione non deve stupire: basti considerare che su 4 giornate di lavori, ben 3 sono state blindate al dibattito, onde consentire ai soliti notabili incartapecoriti le insopportabili passerelle, fatte di triti ed altisonanti paroloni.
Solo durante la giornata gestita dall’OUA si è potuto discutere concretamente (vedremo poi come) dei problemi assillanti che funestano il mondo della Giustizia e, finalmente, votare.
Purtroppo il dibattito politico vero non si è svolto in aula, ma nelle solite “secrete stanze”, e sul palco la discussione ha girato a vuoto, stanca e ripetitiva, nell’assoluta assenza della controparte politica e nel silenzio assordante dei mass-media.
Infine le corpose mozioni ( a causa di un deplorevole guasto alle fotocopiatrici, significativamente già verificatosi a Milano!), sono state messe a disposizione dei congressisti solo verso le ore 18,30, quando le votazioni avrebbero avuto inizio alle ore 19.
A questa evidente e sgradevole forzatura, si sono accompagnate: 1) l’abolizione dell’agile e sicuro voto elettronico, sostituito da quello per alzata di mano; 2) la soppressione degli interventi di sintesi (a favore e contro le mozioni da votare).
Dunque voto “al buio”, per usare il Congresso come comodo “pallio” per coprire e ratificare le solite decisioni prese dall’alto.
Ma, anche così, qualche mozione imposta dai vertici è stata clamorosamente bocciata dai congressisti.
I delegati salernitani non sono stati, però, a guardare: la protesta vivace, anche con uno specifico intervento dalla tribuna, si è fatta sentire, con la minaccia di abbandono dei lavori.
Quel che è sicuro, in conclusione, che è proprio il meccanismo congressuale a dover essere radicalmente riformato, per consentire all’Avvocatura di riappropriarsi della propria massima assise decisionale, oggi mortificata e svilita dalle strumentalizzazioni.
La democrazia, la rappresentanza, sono fatte di partecipazione e di voto consapevole: non tutti coloro che occupano gli attuali vertici dell’Avvocatura sembrano consapevoli di queste elementari acquisizioni, patrimonio comune della nostra cultura
giuridica.