lunedì, marzo 31, 2014

Tribunale di Salerno: da 7 aprile attivo il cd "processo telematico".

"Se questo è un avvocato".

C’era un tempo la “professione” forense. In realtà ci piace di più connotarla con altri termini: vocazione, veste, funzione, passione, difensore, toga. Così da nobilitarne le origini, prona verso la tutela dei diritti. Finalità questa particolarmente delicata, costituzionalmente richiamata ed indirizzata.
C’era un tempo una “toga” pregna di dignità, autorevolezza, credibilità.
C’era un tempo un’aurea. C’era un tempo una professione con una giurisprudenza meno ricca, meno creativa, meno arbitraria, meno oscillante.
C’era un tempo un legislatore più serio, più preparato, meno schizofrenico. C’erano un tempo meno avvocati (assai meno), tribunali forse più efficienti. C’era maggiore solennità. C’era un’altra avvocatura. Un altro mondo, un’altra società, un’altra giustizia. Ed anche altri diritti (si pensi solo a tutti i “nuovi diritti” creati negli ultimi 20 anni).
 Oggi non c’è più.
Oggi c’è un’avvocatura dopata (gonfiata da numeri abnormi), in preda a legislatori sussultori e ciarlatani, in balia di una giurisprudenza complessa, ma soprattutto mortificata da ondate di adempimenti obbligatori, dispendiosi, onerosi, poco ragionevoli.
Esaminiamoli dunque.
L’avvocato è anche destinatario come datore di lavoro degli obblighi previsti dal nuovo Testo Unico per la sicurezza (d.lgs. 81/2008) quando, nel proprio organico, è presente anche un solo lavoratore. Da ciò discende una cascata di obblighi elencati dall’art. 18 del d.lgs. 81/2008, come modificato dal d.lgs. 106/2009 (tra cui nominare il medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria; designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza; fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale; comunicare in via telematica all'INAIL e all'IPSEMA, entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico; adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato; redazione del documento di valutazione dei rischi.
Quanto all’antiriciclaggio e alla lotta al finanziamento del terrorismo, ci pensa il d.lgs. 231/2007, come modificato poi anche dal d.lgs. 151/2009, ad onerare i destinatari degli obblighi dell’adozione di misure proporzionali al rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, in relazione al tipo di cliente, al rapporto continuativo, alla prestazione professionale, al prodotto o alla transazione, così prevedendo un criterio di adeguamento di sistemi e procedure e della loro applicazione alle caratteristiche dell’attività ed alle dimensioni dei destinatari degli obblighi.
I destinatari degli obblighi vi adempiono avendo riguardo alle informazioni possedute o acquisite nell’ambito dell’attività istituzionale o professionale. Preoccupandosi però di precisare i limiti di applicazione quanto agli avvocati (art. 12): a) solo nel caso di compimento, in nome o per conto dei clienti, di qualsiasi operazione di natura finanziaria o immobiliare, e di assistenza nella predisposizione o nella realizzazione di determinate operazioni il trasferimento a qualsiasi titolo di diritti reali su beni immobili o attività economiche; 2) per la gestione di denaro, strumenti finanziari o altri beni; 3) per l'apertura o la gestione di conti bancari, libretti di deposito e conti di titoli; 4) per l'organizzazione degli apporti necessari alla costituzione, alla gestione o all'amministrazione di società; 5) per la costituzione, la gestione o l'amministrazione di società, enti, trust o soggetti giuridici analoghi.
Il titolo II del decreto si occupa dei singoli obblighi, indicati come: obblighi di adeguata verifica della clientela; obblighi di registrazione; obblighi di segnalazione. Gli obblighi di adeguata verifica della clientela sono limitati (art. 16) ai casi di prestazioni professionali che superano, secondo i criteri indicati nella norma, la soglia di 15.000 euro o che concernono operazioni di valore indeterminabile, o, ancora, quando vi è sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o vi sono dubbi sulla veridicità o sull’adeguatezza dei dati in precedenza ottenuti ai fini dell’identificazione.
Verificare adeguatamente la clientela significa (art. 18) in particolare: a) identificare il cliente e verificarne l’identità; b) identificare l’eventuale titolare effettivo e verificarne l’identità; c) ottenere informazioni sullo scopo e sulla natura prevista del rapporto continuativo o della prestazione professionale; d) svolgere un controllo costante nel corso del rapporto continuativo o della prestazione professionale.
Invero, la Posta Elettronica Certificata (PEC) è obbligatoria per tutti gli Avvocati dal 29 Novembre 2009 per adeguarsi alle disposizioni dell'art. 16 d.l. 185/2008, convertito nella l. 28 gennaio 2009, n. 2. Misura questa certamente necessaria anche e soprattutto per il PCT, ma preziosa pure per effettuare le notifiche in proprio.
Quanto al trattamento dei dati personali intervengono poi l’art. 2, comma 2 d.lgs. 196/03 e il parere del Garante 3.6.2004 così gravandoci di vari adempimenti tra cui la c.d. informativa, ossia il documento obbligatorio per cui il cliente deve ricevere una informativa, orale o scritta, prima della raccolta dei dati (ad esempio al momento del conferimento dell’incarico).
Con il c.d. decreto sviluppo bis (d.l. 179/2012) è stato introdotto l’obbligo del Pos (point of sale), ossia di dotarsi di un dispositivo che consente il pagamento delle prestazioni professionali tramite dispositivo elettronico che permette di addebitare con carta di credito, di debito, prepagata. Come ben sappiamo un vergognoso regalo alla lobby delle banche.
Quanto poi infine, dulcis in fundo, alla polizza obbligatoria per la responsabilità professionale e infortuni, l’art. 12 della l. 31 dicembre 2012, n. 247 (c.d. legge professionale forense), statuisce che “1. L’avvocato, l’associazione o la società fra professionisti devono stipulare, autonomamente o anche per il tramite di convenzioni sottoscritte dal CNF, da ordini territoriali, associazioni ed enti previdenziali forensi, polizza assicurativa a copertura della responsabilità civile derivante dall’esercizio della professione, compresa quella per la custodia di documenti, somme di denaro, titoli e valori ricevuti in deposito dai clienti. L’avvocato rende noti al cliente gli estremi della propria polizza assicurativa. 2. All’avvocato, all’associazione o alla società tra professionisti è fatto obbligo di stipulare, anche per il tramite delle associazioni e degli enti previdenziali forensi, apposita polizza a copertura degli infortuni derivanti a sé e ai propri collaboratori, dipendenti e praticanti in conseguenza dell’attività svolta nell’esercizio della professione anche fuori dei locali dello studio legale, anche in qualità di sostituto o di collaboratore esterno occasionale. 3. Degli estremi delle polizze assicurative e di ogni loro successiva variazione è data comunicazione al consiglio dell’ordine. 4. La mancata osservanza delle disposizioni previste nel presente articolo costituisce illecito disciplinare. 5. Le condizioni essenziali e i massimali minimi delle polizze sono stabiliti e aggiornati ogni cinque anni dal Ministro della giustizia, sentito il CNF.
In realtà come spiega il Cnf nel suo documento informativo “La norma predetta si sovrappone, con il carattere della specialità, a quella di cui all’art. 3, comma 5, lett. e), del D. L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito nella L. 14 settembre 2011, n. 148, avente sempre ad oggetto la assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile e riferita ai professionisti iscritti ad un Ordine Professionale, la cui entrata in vigore è fissata alla data del 13 agosto 2013. In considerazione del superamento di tale norma dalla lex specialis posta dal richiamato art. 12, deve ritenersi che – per quel che attiene alla entrata in vigore dell’obbligo assicurativo – sia necessario farsi riferimento esclusivamente a tale ultima disposizione, onde l’obbligo 2 in questione dovrà essere osservato allorquando il Ministro della Giustizia avrà emanato il decreto di cui al comma 5.”.
E’ evidente come se possa dirsi sensata l’obbligatorietà per la responsabilità professionale, assai meno possa dirsi sensata per la polizza infortuni, ove serva a tutelare se stessi.
Anche in tal caso siamo in presenza di una vergognosa regalia alla lobby delle assicurazioni.
Banche e assicurazioni, putacaso proprio chi ha ispirato gli ultimi governi, che putacaso hanno legiferato in tale modo penalizzante per i professionisti intellettuali e in particolare per noi (basti pensare solo all’obbrobrio dei parametri, falcidianti le tariffe degli avvocati, solo da ultimo riequilibrato).
Ci chiediamo se oggi, alla luce di tutto ciò, se questo è (ancora) un avvocato…

Avv. Marcello Adriano Mazzola – Delegato di Cassa Forense

venerdì, marzo 28, 2014

ANF: BENE ORLANDO, ENTRO 20 GIORNI TAVOLI DI CONFRONTO SU AVVOCATURA.

(AGENPARL) - Roma, 27 mar - “Apprezziamo il cambio di passo del Ministro Orlando che, anche diversamente da qualche suo predecessore, dimostra di avere a cuore l' interlocuzione con l'avvocatura. Il Ministro ha proposto tavoli operativi, ai quali approfondire le tematiche delle societa' professionali e multiprofessionali, le specializzazioni, la riforma universitaria l’accesso e il tirocinio della professione, la difesa d'ufficio, il patrocinio a spese dello stato, la degiurisdizionalizzazione e il contributo dell'avvocatura alla giurisdizione. I tavoli saranno attivati al massimo entro 20 giorni e non saranno chiusi, ma aperti al confronto con altre componenti della societa'”.
Lo dichiara il segretario generale dell’ANF Ester Perifano, che ha incontrato oggi il Ministro Orlando presso il Ministero della Giustizia.
“Si tratta – continua Perifano - di proposte estremamente stimolanti, a seguito delle quali l'avvocatura potra' portare dentro il Ministero la propria voce e il proprio punto di vista. L’ avvocatura e' disponibile a contribuire alla soluzione di problemi che non sono certamente ad essa attribuibili, ma deve esserne riconosciuto il ruolo essenziale, sia nella giurisdizione che all'interno dei sistemi alternativi di risoluzione delle controversie, che , ove necessario e utile, in un ruolo sussidiario o sostitutivo della PA”.
“Si tratta dunque un’agenda su cui occorrerà lavorare intensamente, ma confidiamo possano esserci, nell’interesse degli avvocati e dei cittadini, prospettive finalmente soddisfacenti, anche grazie all’apertura di credito chiestaci dal giovane ministro e alla sua promessa di massimo ascolto” – conclude Perifano.

giovedì, marzo 27, 2014

L'OUA PRESENTA UN PACCHETTO DI PROPOSTE AL MINISTRO ORLANDO IN UN INCONTRO POSITIVO E PROFICUO. UNITARIETÀ DI VEDUTE TRA AVVOCATURA E MAGISTRATURA SULLA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE.

NICOLA MARINO, OUA: "NO ALL'OBBLIGATORIETÀ DEL PROCEDIMENTO DI CONCILIAZIONE PRELIMINARE. FORTE ACCORDO SULLE MODIFICHE AL DDL DELEGA CANCELLIERI. CONDIVISIONE SU ARBITRATO SUI GIUDIZI PENDENTI, POSITIVA LA VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DELL'AVVOCATO PER RIDURRE IL CONTENZIOSO".
Oggi si è tenuto il previsto incontro sulla riforma del processo civile tra avvocatura, magistratura e ministro di Giustizia, Andrea Orlando, con la partecipazione del Capo dell’ufficio legislativo, Domenico Carcano e il Capo di Gabinetto, Giovanni Melillo.
Per l’Organismo Unitario erano presenti, il presidente Nicola Marino e il coordinatore della Commissione Oua sulla procedura civile, Carlo Maria Palmiero. L’Oua ha predisposto un documento con osservazioni e proposte.
La riunione è stata anche preceduta da un confronto con Anm, Cnf e Unione Camere Civili.
Nicola Marino, alla fine della fitta giornata, ha espresso innanzitutto un giudizio positivo per la «forte convergenza di posizioni tra avvocatura e magistratura già nella riunione preliminare».
«Una novità che rompe le vecchie barriere del passato - sottolinea il presidente Oua - e che crediamo sia la base di una nuova stagione di riforme condivise. Il confronto continuerà anche nelle prossime settimane».
Quindi, ha messo in evidenza come con il ministro Orlando, «si sia riusciti a costruire un canale di comunicazione proficuo nella forma e positivo, pur con delle differenze di vedute, nella sostanza». Nel merito, Nicola Marino ha ricordato, quindi, alcuni dei nodi affrontati: «Abbiamo precisato ulteriormente il nostro no all'obbligatorietà della procedura di conciliazione preliminare e all’ipotesi di gratuità della prestazione del legale. Abbiamo confermato il nostro sì all’arbitrato endoprocessuale sui giudizi pendenti e alla positiva valorizzazione del ruolo dell'avvocato per ridurre il contenzioso». «Inoltre – aggiunge - abbiamo ribadito che è ora di finirla con le scorciatoie coattive, serve un impegno per avviare una rivoluzione culturale sul grado di litigiosità nel nostro Paese, anche con incentivi e esenzioni fiscali. Forte accordo anche con i magistrati sulle necessarie modifiche al ddl delega Cancellieri. Motivazione a pagamento e responsabilità solidale del difensore nelle cosiddette liti temerarie, per citare alcuni dei nodi irrisolti, sono punti sui quali anche il ministro ha confermato la disponibilità a una seria revisione. Infine, da approfondire e precisare l’aumento di competenze per i giudici di pace: bisogna essere certi della capacità di tenuta degli uffici di fronte a un maggiore carico di lavoro, ma, soprattutto, avere garanzie certe della qualità e competenza dei giudici onorari. Crediamo, in tal senso, che sia urgente avviare una riforma complessiva del settore, con il necessario coinvolgimento dell’Oua».
«Il confronto prosegue – conclude Marino – il nostro obiettivo è trovare soluzioni ai gravi problemi della giustizia italiana, a partire dalla lunghezza eccessiva dei processi e dall’enorme contenzioso, senza però sacrificare la tutela dei cittadini e il diritto di difesa».
Roma, 26 marzo 2014

domenica, marzo 23, 2014

Alpa (Cnf), avvocatura pronta a raccogliere sfide.

Roma, 22 mar. (Adnkronos) - Formazione, specializzazione, competenza, aggiornamento sono gli snodi per affermare il ruolo sociale dell'Avvocatura, che la riforma forense ha rafforzato.
 Il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa, ha chiuso oggi il IX Congresso giuridico-forense per l'aggiornamento professionale, organizzato dal Cnf esprimendo la propria soddisfazione per l'andamento dei lavori che hanno visto, in apertura, la partecipazione del ministro della Giustizia Andrea Orlando che, ha detto Alpa, ''ha portato un riconoscimento proprio al necessario contributo dell'Avvocatura nel sistema giustizia nella sua unità ''.

martedì, marzo 18, 2014

COM'E' AMMINISTRATA LA GIUSTIZIA IN ITALIA?

Oua: maglia nera Ue, ministro convochi tavolo con avvocatura.

Roma (Adnkronos) - ''Rimaniamo la maglia nera dell'Europa sulla giustizia. I nuovi dati della Commissione Ue sull'efficienza del nostro sistema sono impietosi: l'Italia è il peggiore tra i paesi per numero di processi civili pendenti ed è penultimo per durata. Tutto ciò nonostante le innumerevoli riforme del settore. Il ministro convochi tavolo con avvocatura ''. A sottolinearlo è l'Organismo unitario dell'Avvocatura, commentando il Rapporto della Commissione europea.

Nuovi parametri: i compensi per il rito cautelare civile.

lunedì, marzo 17, 2014

Diritto di famiglia: meglio "mamma" che "genitore1"!

Guardasigilli Orlando: «Non credo che ci sarà un rinvio sul Pct obbligatorio a partire dal 30 giugno 2014».

Niente rinvio, almeno per ora, per il d-day del processo civile telematico obbligatorio previsto per il 30 giugno prossimo.
Lo dice chiaro e tondo Andrea Orlando intervenendo a Carpi al convegno sulla giustizia digitale: il ministro spiega che sì, ci sarà un’attenta «riflessione» e un confronto con i «soggetti» interessati, ma che tuttavia per il momento l’orientamento di via Arenula è di escludere alcuna proroga (l’intervento di Orlando si intitolava non a caso L’obbligatorietà di non dimenticare).
Per Orlando la sfida della digitalizzazione è decisiva per accorciare i tempi dei processi civili: il ministro ha ribadito l’impegno «a mettere a disposizione dell’innovazione e dell’informatizzazione della giustizia civile e penale» le opportune risorse, che «avranno assoluto bisogno del supporto di quel cambiamento culturale che coloro che direttamente operano nel settore della Giustizia possono contribuire ad alimentare».
La produzione e il deposito nei registri di cancelleria più di 2,5 milioni di provvedimenti giudiziali telematici durante l’anno scorso costituisce già un risultato ottenuto dal Ministero che ha reso disponibile, attraverso il portale dei servizi telematici, la consultazione via web dello stato del procedimento giudiziario.

lunedì, marzo 10, 2014

L'AIGA delibera di non aderire all'astensione.

Avvocati: Orlando firma regolamento parametri compensi.

Roma 10 marzo 2014 - Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha oggi emanato il Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione di avvocato, dando tempestiva attuazione alla nuova legge forense del 31 dicembre 2012.
 Le modifiche hanno riguardato essenzialmente l’armonizzazione al decreto ministeriale n. 140 del 2012, che riguarda i compensi di tutti gli altri professionisti.
“L’emanazione del regolamento – ha detto il ministro – è il frutto di un costruttivo confronto con il Consiglio Nazionale Forense che, in particolare, ha visto recepire da parte del ministero la richiesta di una più precisa quantificazione delle spese generali e la valorizzazione di ogni specifica attività dell'avvocato, sia sotto il profilo giudiziale che sotto quello della composizione stragiudiziale delle controversie. Come ho annunciato nei positivi incontri che si sono tenuti nei giorni scorsi è mia intenzione promuovere un Tavolo di lavoro che affronti in modo organico il tema dell’essenziale ruolo dell’avvocatura nel sistema giustizia. Al contempo – ha concluso il guardasigilli - ribadisco l’intenzione di promuovere un serrato confronto tra tutti i soggetti della giurisdizione per quanto attiene la riforma del processo civile”.

IL C.O.A. DI SALERNO ADERISCE ALL'ASTENSIONE PROCLAMATA DALL'O.U.A DAL 17 AL 22 MARZO 2014.

CONSIGLIO DELL’ORDINE degli AVVOCATI di SALERNO 
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, nella seduta del primo marzo 2014, ha deliberato di aderire all’astensione dalla trattazione delle udienze civili, penali, amministrative, contabili e tributarie e da ogni attività giudiziaria dal 17 al 22 marzo 2014 nel rispetto della normativa di legge in materia di “autoregolamentazione”, proclamata dall’Assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana in data 19 febbraio 2014, subordinando la eventuale revoca al ritiro da parte del Governo del ddl sulla giustizia civile.
Salerno, lì 7 marzo 2014

giovedì, marzo 06, 2014

Orlando: modifiche al ddl Cancellieri sulla giustizia civile.

Roma, 5 mar. (TMNews) – “Nella logica del coinvolgimento e dell’ascolto dell’Avvocatura, quale attore decisivo nel quadro del sistema-Giustizia, posso annunciare che il Governo sta valutando iniziative volte ad integrare e armonizzare” il disegno di legge delega recante disposizioni per l’efficienza del processo civile varato dal precedente Guardasigilli Cancellieri ed approvato dal Governo Letta nel dicembre 2013.
Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, intervenendo al question time di oggi alla Camera.
“E’ infatti mia intenzione di seguito ad una necessaria interlocuzione con il Consiglio Nazionale Forense e le Associazioni rappresentative dell’Avvocatura – ha continuato Orlando – promuovere l’adozione di provvedimenti finalizzati ad incentivare la risoluzione stragiudiziale delle controversie, in chiave deflattiva del contenzioso in entrata, introducendo istituti quali la Camera arbitrale dell’Avvocatura e la procedura di negoziazione assistita da avvocati, peraltro già all’attenzione del Parlamento. Sono inoltre allo studio misure volte a potenziare l’ufficio del processo, a valorizzare il ruolo della professione forense nell’ambito del giudizio civile e a riqualificare la magistratura onoraria”.
Per Orlando sono “iniziative tutte finalizzate a ridurre considerevolmente i tempi del processo civile e ad aumentare sensibilmente la produttività degli uffici giudiziari, valorizzando la professionalità e le competenze del mondo dell’Avvocatura”, ha concluso il ministro.

martedì, marzo 04, 2014

Delibera del COA di Salerno, per il trasferimento nella nuova Cittadella Giudiziaria.

Tornata del 24 febbraio 2014 omissis 
Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Salerno, 
DELIBERA 
di chiarire, ancora una volta, la posizione dell' Avvocatura e richiamare, più di quanto non abbia già fatto, a responsabilità gli organismi deputati ad esaminare ogni problema relativo alla "assegnazione dei parziali spazi della cd. cittadella giudiziaria " in vista di scelte che potrebbero rivelarsi irrazionali ed ingiustificate in quanto basate su presupposti erronei, anche in considerazione dei tempi di consegna di tutti e sei gli edifici compresi nella stessa "cittadella giudiziaria", pertanto
rilevato 
• che i sei prospettati edifici già enucleano un primo stralcio di un, non meglio all’epoca pubblicizzato, più ampio progetto generale approvato tra gli anni 2000 e 2002;
• che per il completamento di siffatto primo stralcio di sei edifici veniva concesso un finanziamento di circa 72 milioni di Euro;
• che a distanza di oltre un decennio non solo si è ancora in attesa che tali sei edifici vengano completati ma viene anche prospettata la necessità di un ulteriore corposo finanziamento per eseguire le opere;
• che a dare un esaustivo contributo chiarificatore in proposito è stata invitata l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, cui si trasmette la presente per conoscenza e per sollecitare una risposta all'esposto inviato in data 5 novembre 2013 che ormai ritarda senza motivo alcuno; constatato 
• che l’ipotesi sostenuta dell’Avvocatura, anche in considerazione di quanto verbalizzato dal Comitato tecnico nominato, da tempo portata all’attenzione della Commissione di Manutenzione, quale appunto quella di un trasferimento nei tre edifici, la cui consegna, prevista per il 28 febbraio 2014 per settori omogenei e non per gradi di giurisdizione, viene assoggettata ad una procedura valutativa priva di elementi di implementazione connotati da accettabile oggettività e valenza e, come tale, foriera di risultati potenzialmente insoddisfacenti, che fanno presagire ulteriori disfunzioni del "servizio giustizia" già aggravato da leggi difficilmente inquadrabili nei principi costituzionali;
• che tale Commissione di Manutenzione non ha dato risposta ai numerosi interpelli formulati per le vie istituzionali e con la denunzia anche a mezzo manifesti;
considerato  
che il Presidente della Corte di Appello ed il Presidente del Tribunale non hanno ancora dato concreta attuazione alla proposta, da loro stessi formulata, di modifiche tabellari per evitare contemporaneità di udienze nei due plessi giudiziari cittadini, posizionati, tra loro, a notevole distanza, impegnandosi a non modificarne l'impostazione fino alla consegna dell'intero progetto,
riafferma 
la volontà dell’Avvocatura di battersi per il funzionamento del servizio giustizia ed il rispetto della legalità nei termini sopra espressi, richiama a responsabilità gli organismi deputati alla soluzione immediata della problematica afferente l’assegnazione degli spazi, ottimizzandone l’utilizzazione e soprattutto attualizzandola, in considerazione delle mutate esigenze rispetto a quelle per cui gli spazi furono progettati;
sollecita, 
il Presidente della Corte di Appello, a convocare, in tempi brevissimi, una conferenza di servizi partecipata alle rappresentanze istituzionali del personale di Cancelleria, dell’Avvocatura ,della Magistratura, dell’Amministrazione Comunale e del Ministeri competenti, ai rappresentanti delle maggiori organizzazioni dei consumatori, per l’adozione di criteri razionali di utilizzazione degli spazi di prossima consegna, sulla base delle esigenze più aderenti alle effettive necessità di rendere a tutti gli utenti un servizio funzionale dell’ amministrazione della Giustizia.
E’ indifferibile, infatti, adottare criteri razionali di utilizzazione degli spazi di prossima consegna, per la massima efficienza del servizio giustizia, nell’interesse della collettività.
Manda alla Segreteria di inviare copia della presente delibera al Presidente della Corte di Appello di Salerno ed al Presidente del Tribunale di Salerno.
Dispone che la presente delibera sia pubblicata a mezzo manifesti nei plessi giudiziari ed in città oltre che pubblicata sul sito internet www.ordavvsa.it.

VENERDI’ LA CONSEGNA DEI PRIMI EDIFICI DELLA CITTADELLA GIUDIZIARIA.

I primi edifici della Cittadella Giudiziaria di Salerno entrano definitivamente in funzione: venerdì 7 marzo alle ore 10.00 appuntamento per l’inaugurazione con il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.
Nel corso dell’evento sarà possibile visitare la struttura progettata da David Chipperfield che, dopo la consegna dell’archivio e del parcheggio già avvenuta nel mese di settembre scorso, comincerà ad accogliere le attività giudiziarie.

sabato, marzo 01, 2014

Perchè i processi civili durano tanto?

SUI NUOVI PARAMETRI FORENSI VIA LIBERA DALLE COMMISSIONI DI CAMERA E SENATO.

(AGENPARL) - Roma, 28 feb - L'Organismo Unitario dell'Avvocatura valuta positivamente il via libera dalle Commissioni Giustizia di Camera e Senato al regolamento sui parametri forensi.
Nicola Marino, presidente Oua, ricorda la lunga attesa degli avvocati, oltre un anno, e sottolinea come la manifestazione a Montecitorio, del 20 febbraio scorso, abbia avuto un ruolo importante nella sensibilizzazione dei parlamentari: "A Roma, lo scorso 20 febbraio, incontrando i parlamentari di tutti gli schieramenti, a margine della presentazione delle proposte di riforma sulla Giustizia, l'Oua (la Giunta e i delegati dell'Assemblea) ha chiesto una sollecita soluzione di questa annosa questione. Invito recepito e che si è tradotto, una settimana dopo, nel via libera al regolamento sui parametri".
"Il regolamento - conclude Marino - ha diverse criticità, come giustamente sollevato da diversi parlamentari, nelle condizioni che accompagnano il parere licenziato dalle Commissioni. Ma sono un passo avanti, rispetto a quelle vigenti che sono oggettivamente punitive per gli avvocati. Ora chiediamo al Governo di dare il via libera definitivo con urgenza".