martedì, novembre 28, 2006

LE NOVITA' SULLA COMMISSIONE INCARICHI LEGALI DEL COMUNE DI SALERNO.




Salerno, lì 21 novembre 2006.

Alle

ASSOCIAZIONI FORENSI

Loro Sedi

Il 21 luglio u.s. la Giunta del Comune di Salerno aveva nominato i vertici (Presidente, Segretario e Tesoriere) dell'Ordine Forense quali componenti di una Commissione per la definizione dei criteri per incarichi legali esterni.

Tale Commissione doveva, quali suoi precisi compiti :

a) redigere un regolamento che disciplini la nomina dei legali del libero Foro da parte dell'Ente e la verifica dell'efficacia dell'espletamento dell'incarico;

b) predisporre conseguentemente un bando pubblico per la selezione dei legali di fiducia dell'Ente;

c) fornire ogni utile indicazione all'Amministrazione per consentire di migliorare al massimo l'operatività e l'efficienza delle professionalità interne.

Dopo un lungo approfondimento, il Consiglio ha ritenuto - per molteplici cause - che i propri vertici non potevano essere coinvolti in una Commissione di tal genere.

Nella seduta del 10 novembre u.s., il Consiglio ha deliberato:

"l’apporto del Consiglio si limita alla redazione di un parere sui criteri da adottare per un bando, teso alla formazione di un Albo/Elenco, SENZA FAR PARTE DELLA COMMISSIONE”.

Il Consiglio, pertanto, dovrà indicare alla Giunta comunale i criteri per l'affidamento degli incarichi legali esterni.

Sarebbe opportuno ed interessante ascoltare i Vs, suggerimenti prima di deliberare.

A tal fine Vi aspetto presso la Sala del Consiglio lunedì 27 p.v. alle ore 12,00.

Attendo un Vs. cortese cenno di riscontro.

Cordiali saluti.

Il Consigliere Delegato

Avv. B. S.

venerdì, novembre 24, 2006

TRE SEDUTE DEL CONSIGLIO ..IN RAPIDA SUCCESSIONE.



TORNATA CONSILIARE DEL GIORNO
28/11/2006 (ore 16)

ORDINE DEL GIORNO


1. Lettura ed approvazione verbali precedenti;
2. Comunicazioni del Presidente;
3. Iscrizioni e cancellazioni;
4. Pareri;
5. Morosità Avvocati cancellati. Determinazioni;
6. Pianta organica dipendenti Consiglio dell’Ordine. Incontro con l’Avv. Ioele;
7. Situazione settore civile. Incontri con il Presidente del Tribunale;
8. Ipotesi riforma ordinamento professionale;
9. Ammissioni gratuito patrocinio;
10. Sussidi e contributi;
11.Varie ed eventuali.





TORNATA CONSILIARE DEL GIORNO
01/12/2006 (ore 16)

ORDINE DEL GIORNO


1. Lettura ed approvazione verbali precedenti;
2. Comunicazioni del Presidente;
3. Ricorsi a carico degli iscritti. Determinazioni;
4. Fissazione date delle udienze di celebrazione dei procedimenti disciplinari.
5. Varie ed eventuali.







TORNATA CONSILIARE DEL GIORNO
05/12/2006 (ore 16)

ORDINE DEL GIORNO


1. Lettura ed approvazione verbali precedenti;
2. Comunicazioni del Presidente;
3. Relazione dei singoli consiglieri in ordine all’attività svolta, giusta deleghe 11.05.2006;
4. Valutazione apertura procedimento disciplinare a carico Avv. A. D.;
5. Valutazione apertura procedimento disciplinare a carico Avv. V. M.;
6. Varie ed eventuali.

venerdì, novembre 17, 2006

NORMATIVA STUPEFACENTI: INGANNI SPACCIATI PER LIBERTA'.


Bisognerà, prima o dopo, che il ministro Livia Turco racconti agli italiani perché ha deciso di concedere il raddoppio di cannabis per uso personale.
Dai 500 milligrammi di prima, al grammo di adesso espresso in principio attivo, che equivale al contenuto medio di quaranta spinelli.
S'è detto che il provvedimento ha lo scopo di non mettere nello stesso calderone spacciatori e consumatori, anche se la nuova quantità consentita è più da logica di mensa della Caritas che da razione kappa ad uso individuale.
Dicevo che è importante conoscere lo scopo di una simile scelta.
Se l'intenzione era quella di non affollare le carceri, perché già piene da scoppiare, bisognava precisarlo, magari cercando soluzioni alternative.
Era un modo intelligente per dire: la droga fa male, ma non potendo gestirla con il sistema carcerario, provvediamo diversamente.
Ma era importante ribadire che la droga è un male, dare un segnale culturale e politico forti. Il fatto è che essa si sta rivelando sempre più come un fatto consumistico.
Dopo gli anni '60, in cui si impose come segnale di ribellione verso le regole sociali, si è passati all'assunzione come fenomeno di disadattamento.
Il tossico appariva sempre più come l'icona dell'emarginazione e del disagio.
Oggi non è più così. Essa continua a lasciare i segni della devastazione, ma è come esorcizzata nella logica del fatto di costume.
Farsi una canna o tirar di coca appare sempre più come una sorta di iniziazione, di passaggio obbligato. Un fenomeno di banale ritualità, entrato nell'uso comune, come mandare sms o navigare su internet.
In questo scenario, appare evidente il conflitto crescente tra il progetto di una normale famiglia, intenta a dare il meglio per i propri figli, e gli indirizzi della politica che vanno a smentire l'intenzionalità della famiglia stessa.
Un genitore che saluta un figlio quando esce di casa per andare a scuola o al lavoro, sogna non solo che ritorni a casa integro in salute, ma anche che non incappi dentro orizzonti di vita, capaci di rubargli libertà e lucidità.
La politica per le famiglie non può esaurirsi sul versante economico, con qualche sussidio rimediato nelle pieghe di già munte finanziarie, ma prima ancora su quello culturale, andando ad intercettare la fatica dei genitori e nel ripristinare le condizioni perché il loro progetto educativo possa davvero trovare compimento, in sinergia di prospettive.
L'impressione è che dietro a tanto «largheggiare» di vedute si celi in realtà quel vietato vietare cresciuto con la generazione di chi governa e che ha prodotto la coscienza di una libertà tanto anarchica quanto favoleggiata.
Un ripristino del vecchio mito illuminista, che non si decide né per il bene né per il male, perché nessun principio oggettivo, neppure quello che potrebbe venire dalla natura, può diventare limite all'esperienza dell'uomo.
Un caos esistenziale, dove l'idea di bene non si accompagna più a dei fini o a degli ideali da perseguire, quanto al rifornimento di mezzi per vivere alla giornata.
Il grande racconto sapienziale di Pinocchio ci tramanda una gioventù in perenne balìa tra le lusinghe di Lucignolo,
destinato a consegnare il proprio destino ad esiti animaleschi, e la voce del Grillo, che ricorda al burattino la sua presenza nella stanza da oltre cent'anni.
Metafora finissima per dire che ci sono verità indomabili, che vengono prima dell'uomo e delle culture che esso riesce ad esprimere.
«Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro» (Isaia 5, 20).
Sono le parole severe del profeta, dette tanti secoli fa. Ai giovani la politica dovrebbe tornare a dire parole capaci di diventare obiettivi nobili, proposte ideali. Restituire loro la coscienza delle proprie possibilità e il fascino non rinunciabile della loro responsabilità.
Garantirli che si possono fare tutte le canne che vogliono è soltanto giocare sul loro destino, in nome di una libertà parente dell'inganno.

Bruno Fasani

mercoledì, novembre 15, 2006

I LAVORI DEL CONSIGLIO FORENSE.




TORNATA CONSILIARE DEL GIORNO
16/11/2006 (ore16)

ORDINE DEL GIORNO


1. Lettura ed approvazione verbali precedenti;
2. Comunicazioni del Presidente;
3. Attuazione PolisWeb - Urgenti iniziative e determinazioni;
4. Valutazione apertura procedimento disciplinare nei confronti dell'Avv. V. A. M.;
5. Varie ed eventuali.

lunedì, novembre 13, 2006

LA SECESSIONE PAGA SEMPRE!


LA RECENTE VICENDA DELLE TABELLE, CHISSA' PERCHE',CI HA FATTO VENIRE IN MENTE BOSSI.

A ROMA PRENDEVA I MINISTRI ED AL NORD FACEVA IL SECESSIONISTA.
SONO FACILI LE SIMILITUDINI DA RAVVISARE.
......MEDITATE GENTE, MEDITATE.

Cassazione penale: non è reato portare jella !




Non e' reato portare jella a qualcuno.
Lo ha sottolineato la Corte di Cassazione in una sentenza di oggi della V Sezione penale con la quale afferma che non e' passibile di condanna penale l''auspicio' o la 'previsione' che qualcosa non andra' a buon fine.
In questo modo la V Sezione penale ha cancellato la condanna per minaccia inflitta ad un 30enne, Alex R., per aver inviato sms attraverso il telefono cellulare ad un'amica nei quali diceva appunto che la sua attivita' di barista non sarebbe andata bene.
Per avere appunto 'messaggiato' l'amica con il testo di un sms che recitava ''Ignorante farai la fine di tuo padre, tanto non vai avanti con il tuo baretto, perderai tutto illusa'', Alex R. era stato condannato dal giudice di pace di Genzano, marzo 2005, a 350 euro di multa per il reato di ingiurie e minacce continuate all'amica Luana C..
Il giovane ha presentato ricorso in Cassazione e piazza Cavour, almeno in parte, ha cancellato la condanna sottolineando che il portare jella non costituisce reato.

domenica, novembre 12, 2006

GLI ITALIANI SONO IMPAZZITI?



Sì, noi italiani siamo impazziti. Impazzita è Rita Levi Montalcini, premio Nobel, che si aspettava dal suo governo un investimento sulla ricerca.
Impazzito è il ministro degli Esteri D'Alema che ha chiesto maggiori fondi per la Farnesina. Impazzito è Giuliano Amato che si è preoccupato per le risorse del ministero dell'Interno. Impazzito era Carlo Azeglio Ciampi quando ha parlato di una Finanziaria senza anima. Impazzito era il governatore Draghi quando ha chiesto riforme strutturali. Impazzito è il senatore Pallaro, alla voce finanziamenti per gli italiani all'estero. Impazziti sono i sindaci, i professionisti, i commercialisti, i negozianti, i medici, i dipendenti del pubblico impiego. Cinquantasei milioni di pazzi. Con una sola eccezione: Romano Prodi.
È lui l'unico a preoccuparsi del futuro, in un Paese di spendaccioni, lobbisti, scialacquatori, evasori fiscali, di gente che parcheggia in seconda fila, che preferisce il piccolo uovo di oggi alla grassa gallina di domani. Insomma siamo un popolo che non vuole capire che sta iniziando quell'era di felicità che il numero uno dell'Unione aveva promesso in campagna elettorale.
Siamo alle porte del Paradiso in terra e non vogliamo riconoscerlo.
Il presidente del Consiglio è in preda ad una sindrome che, se è brutta per le persone comuni, appare pericolosa per chi ha in mano un potere di governo. C'è una vasta letteratura sull'argomento. Senza scomodare i classici e senza neppure ricordare cosa venne scaricato su Berlusconi quando si lasciò sfuggire la famosa battuta sui «coglioni», ora c'è essenzialmente da dire che quando un esponente politico se la prende con tutti gli altri, anche con coloro che l'hanno votato, questo vuol dire che è solo, che non capisce il Paese in cui vive e che è fuori della realtà. Non c'è un'altra spiegazione.
Gli esperti di dietrologia ci diranno oggi che questo sfogo è dovuto a tante piccole ragioni. Un senatore a vita, finora militante del centrosinistra, che minaccia di non dare il suo assenso alla Finanziaria e che, con l'autorevolezza del premio Nobel ricevuto, pone un problema più generale di credibilità. Ministri della sinistra antagonista che lanciano l'avvertimento di un disimpegno.
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, già autore del ribaltone del '98, che viene riconosciuto dai giornali come il grande statista capace di andare a Kabul per dimostrare di essere lui il vero punto di equilibrio della coalizione. E così via. Gli esperti di dietrologia ci diranno cioè che quell'«impazziti» era riferito a persone con un nome e con un cognome, considerate decisive all'interno della maggioranza.
Ma questo non basta. Nell'esternazione di Prodi c'è qualcosa di più profondo: c'è un senso di insopportazione nei confronti non solo dei contrasti politici più o meno espliciti interni all'Unione, non solo delle critiche al suo operato venute da ambienti considerati vicini, ma soprattutto verso la legittima opposizione ad una politica economica che una maggioranza di italiani considera pericolosa per i propri interessi, per il proprio lavoro e per l'insieme del Paese.
Allora c'è solo da ammettere che è vero, che siamo impazziti, che non vogliamo il futuro che ci sta preparando il presidente del Consiglio.
Che la nostra pazzia nasce dal rifiuto della felicità imposta per legge, la legge finanziaria, e dal rifiuto parallelo di riconoscere la saggezza e la preveggenza di un uomo solo al comando. Tutti alla scuola di Erasmo, tutti pazzi non per Prodi ma contro di lui.
RENZO FOA

sabato, novembre 11, 2006

MASTROMINICO NON SI E’ FERMATO AD EBOLI!


In questi giorni, dopo la lettura del decreto organizzativo per il prossimo biennio del Presidente del Tribunale (le c.d. Tabelle), circolava l'amara battuta: "Mastrominico si è fermato ad Eboli"!
Infatti le Tabelle si pongono in chiara controtendenza con gli stessi orientamenti recentemente espressi dal Ministero della Giustizia, volti ad ottimizzare le poche forze ed a privilegiare le realtà giudiziarie più “centrali”, con la soppressione per accorpamento delle sedi secondarie e/o minori.
Il Presidente, in breve, pur dando atto che la pianta organica del personale di magistratura è a Salerno al 50 % (rispetto a parametri vecchi di decenni), invece di reclamare l’arrivo di nuove forze – come fa da anni l’Avvocatura di Salerno – ha risolto il problema facendo uso della classica “coperta troppo corta”.
E' stata così lasciata ulteriormente sguarnita una realtà centrale e nevralgica, per l’economia e l’ordine pubblico, come la città di Salerno.
La "tecnica organizzativa" è sin troppo banale: soppressione di una sezione civile e di una penale a Salerno ed invio (..almeno sulla carta!) dei sette magistrati - “ricavati” con l’operazione chirurgica - alla realtà ebolitana.
Va da sé che la soppressione delle due sezioni a Salerno comporterà ulteriore riduzione anche del personale di cancelleria, già ridotto all’osso, con il pericolo di veder ricomparire le penose file di avvocati dinazi alle porte chiuse delle cancellerie stesse.
Resta poi da vedere se i magistrati “sacrificati” ad andare in provincia avranno veramente voglia di farlo (..ci sono sempre le malattie e, perchè no, le maternità).
Però dopo queste ennesime brutte notizie, alle quali abbiamo fatto il callo, finalmente una buona: il Presidente Mastrominico (smentendo i maligni) non vuole "fermarsi ad Eboli" ed ha presentato domanda per concorrere al posto di Direttore del Dipartimento Affari Penitenziari (DAP), per occupare la poltrona lasciata libera dal dott. Tinebra.
Cosa dire se non: tanti auguri Presidente, smentisca davvero quelli che la volevano "fermo ad Eboli" e vada a Roma.
Ad maiora....e senza alcun nostro rimpianto.

mercoledì, novembre 08, 2006

........DOVE SONO FINITI I SOLDI!!!!


I SIGNORI PRODI E BERSANI ADDITANO GLI AVVOCATI COME CONCLAMATI EVASORI, CAUSA DEL DISSESTO DEL PUBBLICO BILANCIO.
EPPURE LA DOMANDA DI TUTTI E' SEMPRE LA STESSA: DOVE VANNO A FINIRE I SOLDI?
IL GRAFICO CHE PRECEDE E' UNA PICCOLA RISPOSTA, SEPPURE A LIVELLO LOCALE, ALLA FATIDICA DOMANDA.

martedì, novembre 07, 2006

I LAVORI DEL CONSIGLIO FORENSE.





Continuiamo nella pubblicazione degli Ordini del giorno dei lavori del Consiglio forense, nella convinzione che questo servizio possa giovare alla più attenta partecipazione alle problematiche locali della nostra Professione, nonchè alla crescita di un serio e costruttivo dibattito politico interno.



CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI
SALERNO


TORNATA CONSILIARE DEL GIORNO
07/11/2006 (ore16)

ORDINE DEL GIORNO


1. Lettura ed approvazione verbali precedenti;
2. Comunicazioni del Presidente;
3. Iscrizioni e cancellazioni;
4. Pareri;
5. Ammissioni Gratuito patrocinio;
6. Legge cd."Bersani". Iniziative e determinazioni;
7. Costituzione Ufficio patrocinio a spese dello Stato;
8. Codice delle Assicurazioni. Iniziative e determinazioni;
9. Nuova normativa in diritto fallimentare ed espropriazione;
10. Ipotesi di riforma della professione forense. Iniziative;
11. Organizzazione corsi di preparazione ed aggiornamento, anche in relazione alla bozza di regolamento del CNF sulla formazione permanente necessaria.
12. Attuazione Decreto 24.06.2006 del dipartimento generale della Giustizia civile;
13. Varie ed eventuali.

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CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI
SALERNO


TORNATA CONSILIARE DEL GIORNO
10/11/2006 (ore16)

ORDINE DEL GIORNO


1. Lettura ed approvazione verbali precedenti;
2. Comunicazioni del Presidente;
3. Iscrizioni e cancellazioni;
4. Compiuta pratica forense;
5. Tabelle del Tribunale di Salerno 2006/2007. Decreto n. 403/06 del Presidente del
Tribunale. Osservazioni ed iniziative;
6. Aggiornamento elenco Avvocati TU 115/02;
7. Commissione Comune di Salerno;
8. Sussidi e contributi
9. Varie ed eventuali.

sabato, novembre 04, 2006

Se i prossimi scioperi non serviranno, possiamo sempre ricorrere alle...preghiere!




Dal prossimo 13 novembre inizierà un nuovo periodo di astensione contro la legge Bersani e le sciagurate politiche per la giustizia del Governo Prodi.
Laddove anche questo sciopero non servisse a nulla, proponiamo di iniziare una "novena", facendo uso della seguente giaculatoria:

Preghierina dell’avvocato

O Gesù dagli occhi tristi
Fai sparire i comunisti
Se risolvi 'sto problema
Fai sparire anche D'Alema
Ma se poi non te ne fotti
Fai squagliare Bertinotti
Ti preghiam, se non ti rodi,
Manda al diavolo pure Prodi
Tu col cuore sempre aperto
Fai schiattare Diliberto
E con gli angeli tuoi belli
Porta in cielo anche Rutelli
Te ne prego, o buon Gesù,
Non rimandarceli mai più.