Qualche giorno fa, ragionando di elezioni forensi con un collega più giovane, questi si diceva stupito del fatto che – trai candidati al nostro Consiglio – venissero catapultati dei “carneadi”, mentre molti esponenti validi ed attivi dell’avvocatura salernitana dovevano stare fuori dalla competizione.
Con quel poco d’esperienza che ho in più, avrei dovuto spiegare all’amico il meccanismo feudale della “cooptazione”, ma la cosa m’intristiva.
Allora, per dargli una risposta, ho voluto raccontargli una storiella (rigorosamente vera): eccola.
L’ora famosissimo Fiorello, uno dei più grandi intrattenitori del varietà italiano, all’inizio della sua carriera si presentò ad un provino, per poter poi fare delle scenette durante il festival di Sanremo.
Il provino gli venne fatto direttamente dal “grande” Pippo Baudo che, dopo aver visto l’esibizione (magnifica) di Fiorello, gli comunicò: “Non vai bene, sei scartato!”.
Allora il giovane artista, incredulo, cominciò insistentemente a chiedere spiegazioni sul perché della bocciatura ed, alla fine, spazientito, Pippo Baudo sbottò: “Devo escluderti, altrimenti va a finire che il Festival lo presenti tu!”.
Capito l’antifona?