giovedì, gennaio 24, 2008

Tribunale di Roma: il "peer to peer" non è reato, archiviata inchiesta su scambio file audio e video.


ROMA (24 gennaio) - Il pubblico ministero di Roma Paolo Giorgio Ferri ha chiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari Carla Santese l'archiviazione di un'inchiesta sullo scambio di file su internet, il cosiddetto peer to peer, di filmati, brani musicali e altri materiali.

Ferri argomenta che «In assenza di una legislazione che crei una fattispecie ad hoc, non appare possibile dare rilevanza in questa sede ad un fenomeno assai diffuso, di difficile criminalizzazione ed avente accertamenti quasi impossibili in termini di raccolta della prova».

Il fascicolo era stato aperto sulla base di una denuncia nella quale si lamentava la violazione della norma sulla tutela del diritto d'autore (art.14 legge 248/2000).

Nella richiesta di archiviazione, il pm Ferri ha dichiarato che lo scambio tra utenti della rete telematica «può avvenire sì per copie, ma anche per originali lecitamente acquisiti».

Ma al di là dei problemi legati all'esecuzione di indagini che, il più delle volte, intervengono su scambi che avvengono «estero su estero», il magistrato ha ritenuto che «non sempre è ravvisabile quel lucro espressamente richiesto dalla norma penale anche se è indiscusso che sia colui che è download (chi acquisisce il dato), che colui che è upload (fornitore del dato) commetta un illecito di natura civilistica per i diritti d'autore, comunque evasi».