Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale della Campania è agli arresti domiciliari. E il marito, ministro della Giustizia Clemente Mastella, annuncia le sue dimissioni.
Il provvedimento è stato deciso in ambito dell'inchiesta sulla sanità campana. Il reato sarebbe di tentata concussione nei confronti del direttore generale dell'ospedale di Caserta. L'indagine è condotta dai magistrati di Santa Maria Capua Vetere.
"Apprendo dalla televisione una notizia sconcertante, che sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari nei miei confronti per tentata concussione. Mi sento assolutamente serena, non ho nulla da temere e fornirò all'autorità giudiziaria qualunque chiarimento che mi venga richiesto".
Queste le dichiarazioni a caldo della Lonardo, che si trova nella sua abitazione di Ceppaloni. "La diffusione della notizia è l'amaro prezzo, che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo. Affronto tranquilla anche questa battaglia".
Nel frattempo, Clemente Mastella, nel suo intervento nell'Aula di Montecitorio, ha spiegato le ragioni della sua decisione.
"Getto la spugna - ha detto - mi dimetto, dunque, perché tra l'amore per la mia famiglia e il potere scelgo il primo. Avrei potuto operare sottili distinguo. Mi dimetto per essere più libero umanamente e politicamente".
Poi l'attacco al procuratore: "Mi dimetto sapendo che un'ingiustizia enorme è la fonte inquinata di un provvedimento perseguito con ostinazione da un procuratore che l'ordinamento giudiziario manda a casa per limiti di mandato e di questo mi addebita la colpa. Colpa che invece non ravvisa nell'esercizio domestico delle sue funzioni per altre vicende che lambiscono suoi stretti parenti e delle quali è bene che il Csm e altri si occupino".
TRATTO DAL SITO REPUBBLICA.IT
(16 gennaio 2008)