mercoledì, gennaio 28, 2009
de Tilla (Oua) : “Ottima la relazione di Alfano, pronti a collaborare su tutto”.
de Tilla (Oua) : “Ottima la relazione di Alfano. Da anni gli avvocati ripetono che la giustizia è una priorità nazionale, siamo felici che la politica faccia altrettanto. Pronti a collaborare su tutto, ma prima si deve abrogare la legge Bersani”.
“Finalmente la politica sembra aver deciso di intervenire con terapie urgenti sui gravi mali della giustizia nel nostro Paese”, commenta così il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla, la relazione in Parlamento del Guardasigilli, Angelino Alfano, sullo stato della Giustizia in Italia.
“Il tema va affrontato, come giustamente ha sottolineato il Ministro, alla stregua di una priorità nazionale. L’indecente lunghezza dei tempi, la totale assenza di fiducia nei confronti della giustizia civile da parte dei cittadini e delle imprese, con il conseguente, enorme, danno economico per tutto il nostro sistema produttivo; l’ancora non raggiunta effettiva parità delle parti nel processo penale; la necessità di garantire contemporaneamente l’autonomia dei magistrati e l’efficienza del servizio reso ai cittadini. Sono tutte questioni che il Ministro ha ribadito ieri e che l’avvocatura denuncia da anni, per questo si esprime grande apprezzamento per la relazione di Alfano. Con il concorso di tutti, magistrati, avvocati e forze politiche, si potrà operare finalmente la svolta che consenta alla giurisdizione di tornare ad essere degna di un Paese civile”.
Il presidente De Tilla ha anche particolarmente apprezzato il passaggio della relazione dedicata alla riforma dell’ordinamento forense: “Siamo pronti, come sempre, a fare la nostra parte perché è vero, come ha detto il ministro, che senza la collaborazione degli avvocati nessuna riforma della giustizia può aspirare ad un qualche risultato positivo. Ma perché il lavoro possa cominciare occorre levare dal campo le norme punitive e discriminatorie nei confronti degli avvocati introdotte dalla legge Bersani. Norme che vanno abrogate subito”.
Roma, 28 gennaio 2009
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