venerdì, marzo 20, 2009
Violante: No a candidatura magistrati come De Magistris.Partiti non mettano in lista chi esposto mediaticamente.
Roma, 20 mar. (Apcom) - La candidatura di Luigi De Magistris "è pienamente legittima. Però pone una serie di interrogativi sui rapporti tra politica e magistratura, e anche tra giornalismo e magistratura".
La pensa così Luciano Violante che, in un'intervista a 'La Stampa' afferma: "Adesso certe battaglie di Di Pietro rischiano di assumere un significato diverso. Adesso diventano allarmanti le valutazioni politiche del giudice De Magistris contro Francesco Rutelli in un procedimento al quale Rutelli era del tutto estraneo".
Secondo Violante "devono essere i partiti a decidere di non candidare piu' magistrati dopo che si sono esposti sui media".
"La campagna di Di Pietro e di Marco Travaglio a difesa di De Magistris e del consulente Genchi - sottolinea - può apparire di sostegno non tanto del magistrato quanto del futuro candidato. Non dubito della buona fede dei protagonisti, ma oggi il modo con cui appare essere stata costruita la candidatura di De Magistrisi rischia di screditare insieme magistratura, politica e giornalismo".
Violante propone che "i partiti rinuncino a candidare magistrati che possono usare sul terreno politico il consenso acquisito con le indagini. E poi dovrebbero essere i magistrati a fissare certe regole. Per esempio, chi ha gestito processi mediatici prima di tre anni non può candidarsi. Oppure, chi rientra nel'ordine giudiziario per un po' di anni non deve trattare processi che coinvolgono interessi politici".
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