venerdì, febbraio 22, 2008

Più risorse e più qualità, per avere processi più brevi.


La Presidente dell’Oua, Michelina Grillo, è intervenuta questa mattina alla trasmissione «Radio anch’io», con l’ex ministro della Giustizia, Roberto Castelli e il senatore del Pd, Massimo Brutti.

La Presidente dell’Oua ha affrontato il problema delle risorse, della lunghezza dei processi e della qualità di avvocati, magistrati e dirigenti.

Ecco alcuni passaggi dell’intervento di Michelina Grillo

RISORSE

«La giustizia non può essere una gallina dalle uova d’oro che “produce” 100, “incassa” 10 ed è perennemente a corto di risorse. La Giustizia deve incassare quello che produce, mentre ancora oggi, pur nell’incertezza delle cifre, non si sa dove vanno a finire le enormi somme che i cittadini pagano quando si rivolgono a un giudice».

LUNGHEZZA DEI PROCESSI

«Un sistema inefficiente e la mancanza di interventi riformatori organici e condivisi (da almeno 20 anni) sono la vera causa della lunghezza dei processi. Gli avvocati non solo non sono responsabili, ma sono fortemente pregiudicati da questa situazione: ieri ho avuto il rinvio di una causa al 2015, fino a quel giorno al mio cliente – ovviamente – non chiederò un euro. Anche ragionando sotto il profilo economico, gli avvocati hanno molto più interesse ad avere processi brevi».

QUALITA’

«La qualità della giustizia dev’essere uguale per tutti: avvocati, magistrati e dirigenti. Noi siamo disponibli a metterci in gioco su questo terreno, ma la vera svolta si avrà quando con coraggio si deciderà di intervenire sulle Università, prevedendo, come ormai accade quasi ovunque, anche per Giurisprudenza gli accessi programmati. Trasformando la formazione (università e pratica) in un periodo di verifiche continue, così da rendere l’esame finale solo l’ultimo atto di un percorso completo, e non in una sorta di “giudizio di Dio”, che rischia di essere allo stesso tempo, inutile, imprevedibile e ingiusto. Ma sarebbe ora di iniziare a guardare con più attenzione anche alla qualità di magistrati e dirigenti. I dati dimostrano che dove ci sono dirigenti capaci, si risparmia, si eliminano gli sprechi e l’efficienza degli uffici aumenta in modo consistente».
Roma, 22 febbraio 2008