Che il nuovo governo dovrà fare all'indomani delle elezioni di metà aprile.
C'è frustrazione, soprattutto, perché il riordino è fortemente voluto ma mai ottenuto in oltre 10 anni di discussione.
Al nuovo esecutivo, quindi, la Grillo chiede di fare una sorta di «operazione professioni».
Meglio con l'istituzione di un sottosegretariato interministeriale che coordini tutti i dicasteri interessati e che dialoghi costantemente con gli operatori.
Questo perché è necessario «un intervento forte che parta dall'università e ruoti attorno agli ordini, ai quali va garantita l'autonomia e l'indipendenza, ma che a sua volta deve assicurare la massima democraticità interna e deve evitare ogni possibile chiusura corporativa».