Arriva dalla Federazione sindacale di polizia-Ugl una proposta provocatoria, per richiamare l'attenzione sulla necessità sempre più urgente di arginare il fenomeno delle scarcerazioni facili: stipendio dimezzato e un anno di mansioni da ausiliari di polizia giudiziaria per ''tutti quei magistrati che, con i loro comportamenti censurabili e palesando una becera incapacita' professionale, hanno consentito a pericolosi criminali di tornare in liberta'''.
Il vice segretario della Ugl, Roberto Boni, ha dichiarato in proposito che ''L'elenco dei criminali pericolosi e recidivi rimessi in liberta' da magistrati incapaci [...] ha assunto ormai livelli assolutamente non piu' tollerabili'' e, aggiunge, ''ogni qualvolta escono anzitempo dal carcere mafiosi, assassini rei confessi, stupratori o terroristi, il faticoso lavoro svolto dalle forze dell'ordine per restituire sicurezza ai cittadini viene gravemente e irrimediabilmente vanificato''.
Su queste basi, propone il sindacato, nel ''periodo sabbatico'' i magistrati incapaci dovrebbero lavorare ''a fianco di coloro che quotidianamente rischiano la vita per arrestare i delinquenti confrontandosi anche con la sofferenza e disperazione di chi e' stato vittima di un reato''.
La proposta di Boni, anche se espressa in tono provocatorio, richiama l'attenzione sull'opportunità che tutti coloro che operano in ambito giudiziario, magistrati compresi, non perdano mai il confronto con con la realtà ed i bisogni della gente.
Occorre senza dubbio difendersi da tutto ciò che lede l'ordine sociale e pubblico, ed in ciò rientra non solo l'agire della criminalità, ma anche la colpevole mancata adozione di misure efficaci per contrastarla.