venerdì, maggio 09, 2008

Le priorità dell’Oua per il nuovo Guardasigilli: giustizia civile, riforma della professione e separazione delle carriere.


Michelina Grillo, presidente Oua: “Credo che Alfano sarà un buon ministro della Giustizia, giovane, aperto al dialogo e consapevole dei problemi da affrontare. Mi aspetto poche polemiche, molte riforme e molto coraggio. La Giustizia deve tornare al centro della politica”.

“Tante polemiche, troppe, sulle candidature per il ministero della Giustizia hanno prodotto alla fine una buona scelta”.

Così Michelina Grillo, presidente dell’Organismo unitario dell’Avvocatura, commenta la designazione di Angiolino Alfano come Guardasigilli: “E’ un politico giovane, dinamico, aperto al dialogo e consapevole dei problemi della Giustizia. Come avvocati gli facciamo i migliori auguri di buon lavoro e ci aspettiamo una stagione di molte riforme e poche polemiche. Ci aspettiamo, soprattutto, che il nuovo ministro abbia la forza di porre la questione Giustizia al centro dell’agenda politica nell’interesse unico dei cittadini e delle imprese. In campagna elettorale abbiamo indicato alcune priorità per chiunque avesse vinto le elezioni e abbiamo ricevuto assicurazioni da entrambi gli schieramenti: penso, prima di tutto, alla necessità di garantire all’Italia una giustizia civile degna di questo nome, anche con l’utilizzo massiccio delle nuove tecnologie. Penso alla necessità di adeguati investimenti per realizzare gli interventi strutturali necessari ed uscire dall’emergenza che fa mancare anche la carta per le fotocopie. Penso alla riforma delle professioni e quindi alla riforma dell'ordinamento professionale forense: una riforma che sia efficace e moderna pur nel rispetto dei principi cardine, scolpiti nella Costituzione e nelle mozioni dei Congressi Nazionali Forensi. E, infine, penso naturalmente alla separazione delle carriere: non ci sono più alibi, se anche questa volta non si fa sul serio vuol dire che non c’è speranza e che il ministro della Giustizia è destinato ad essere, per sempre, un ministro ombra della magistratura. Da oggi - conclude Grillo - saremo in prima fila per collaborare con il nuovo ministro in un costante, costruttivo e determinato dialogo, ma anche per controllare che gli impegni presi vengano mantenuti”.

Roma, 9 maggio 2008