Roma, 30 apr. (Apcom) - La poltrona di via Arenula è ancora ufficialmente vuota.
E per ora sulle trattative per chiudere la compagine governativa il ruolo di Guardasigilli resta ancora non ufficialmente assegnato.
La casella della Giustizia, nelle precedenti esperienze di governo del centrodestra, era bandita per esponenti di Forza Italia.
Più volte Silvio Berlusconi ha ipotizzato soluzioni diverse, ad esempio immaginando un esponente di Alleanza nazionale nelle vesti di Guardasigilli. Nelle ultime ore le voci di corridoio davano per molto probabile un'offerta del Cavaliere a Ignazio La Russa. Ipotesi che il capogruppo di An aveva mostrato in più occasioni di non gradire.
Gli identikit sul nome del prossimo ministro della Giustizia si sprecano. Elio Vito, ministro in pectore per una settimana, sembra essere un'ipotesi non del tutto tramontata.
Anche il nome di Marcello Pera viene indicato da alcune fonti.
Chi conosce bene l'ex presidente del Senato lo descrive come "persona riservata che mai e poi mai - viene fatto notare con una punta di malizia - si metterebbe in fila per avere un posto".
In sostanza, spiegano fonti del Pdl, per ora non c'è 'l'offerta'. Ma se questa dovesse arrivare di certo Pera, che già puntava su via Arenula nel 2001, non si tirerebbe indietro.
Secondo altri, non è escluso che Berlusconi possa andare a pescare in un'area più vasta dove "risorse non mancano": quasi un tecnico in grado di tenere le fila del dialogo fra magistratura e politica.