Sei anni di galera la pena minima per le rapine. Carcere subito per chi guida sotto effetto di alcol e droga. Processo per direttissima, sempre e comunque, per chi viene preso con le mani nel sacco, cioè «in flagranza».
Benefici penitenziari sospesi per i recidivi e completamente bloccati per i reati che procurano allarme sociale. Aggravanti per le violenze commesse contro minori, anziani e handicappati.
Giro di vite sull’immigrazione clandestina. Poliziotti di quartiere in tutte le città più grandi.
E soprattutto, un sistema per frenare le ondate di romeni senza urtare il principio europeo della libera circolazione delle persone. E intanto Angelino Alfano ha firmato quattro nuovi 41-bis, cioè carcere duro per i mafiosi. Questo e altro nel pacchetto-sicurezza che il governo sta per varare.
Sarà introdotto il nuovo reato di immigrazione clandestina che prevede l’arresto, allungamento fino a 18 mesi del periodo di trattenimento nei Cpt in attesa dell’espulsione, pattugliamento preventivo in mare per evitare gli sbarchi, inasprimento delle norme sulla richiesta di asilo e sui ricongiungimenti familiari, permessi di soggiorno solo a chi potrà dimostrare di produrre un reddito sufficiente per mantenersi in Italia.
Per i cd “reati di strada”, l’idea è quella di alzare le pene minime per questi reati che provocano allarme sociale (scippi, minacce, violazione di domicilio, furti e rapine in appartamento, maltrattamenti familiari, violenza sessuale), riducendo per i casi più gravi i benefici come la sospensione condizionale o l’affidamento in prova a strutture alternative al carcere.
Compare anche il reato di rapina in appartamento, che sarà punito da 4 a 20 anni di carcere. L'introduzione fraudolenta in una casa che passa da una pena minima di 1 a 2 anni e la rapina andrà da 4 anni e mezzo a 6.
L'aumento delle pene minime sarà esteso anche ai reati di grave allarme sociale che prevederanno una circostanza aggravante, come le violenze sugli over 70 e sui disabili e che impediranno di poter fruire di agevolazionicomel'affidamento in prova ai servizi sociali. Inoltre, per chi compirà più volte lo stesso crimine saranno aboliti permessi premio, abbuoni parziali e semilibertà.
Con il nuovo provvedimento il rito per direttissima non sarà più facoltativo, ma obbligatorio e il magistrato dovrà farvi ricorso davanti a una piena confessione della persona arrestata.
Dinanzi a una prova evidente di colpevolezza il Pm dovrà saltare l'udienza preliminare e andare al giudizioimmediato.
Un taglio infineanche alle procedure. In caso di flagranza, il giudice sarà obbligato a celebrare il processo in direttissima e quando ci sarà una confessione l’udienza preliminare dovrà essere saltata.