Lo afferma, in una nota firmata dal segretario nazionale Renato Borzone, l'Unione delle Camere Penali italiane (Ucpi).
"Non dubitiamo - aggiunge il rappresentante dei penalisti - che lo spettacolo si chiuderà con l'esercizio di qualche forma di 'senso di responsabilità', che nasconderà la soddisfazione per l'approvazione di una pseudo-riforma peggiorativa dell'assetto odierno, di fatto figlio del legislatore fascista. Tutto questo mentre il Governo minaccia la fiducia liquidando il dibattito parlamentare e l'opposizione svende il suo ruolo e i valori ideali cui si richiama, riuscendo persino ad andare sotto di nove voti al Senato".
"Di fronte a questo mediocre spettacolo - prosegue la nota dei penalisti italiani - sarebbe bene che tutti, compreso il relatore della legge, distinguessero tra chi difende i valori costituzionali (in particolare quello di cui all'articolo 111 della Costituzione) che il ministro Mastella ancora non ha letto, e chi si muove per ragioni di bottega corporativa. L'Avvocatura unita - conclude la nota - anche nelle sue componenti non penalistiche, si muove a difesa del ruolo e delle funzioni dell'avvocato, che oggi in Parlamento maggioranza e opposizione stanno liquidando".
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