Lo ha ribadito il ministro della Giustizia Clemente Mastella, nel corso dell'intervento alla Camera dove si sta esaminando il provvedimento. Il Guardasigilli ha ricordato che il ddl "costituisce l'epilogo di una lunga e complessa vicenda": le modifiche piu' rilevanti "sono state operate su aspetti della riforma - ha detto Mastella - che apparivano ai limiti della costituzionalita' perche' incidenti sull'autonomia e sull'indipendenza dell'ordine giudiziario; altre, le piu' nomerose, attengono a profili di impraticabilita' delle norme o sono dirette a evitare effetti di ricaduta assolutamente negativi per lo stesso governo del corpo giudiziario, suscettibili di mettere in crisi la stessa attivita' del Csm".
Per Mastella, "nessuno deve essere considerato una casta, nessuno gode di privilegi" e "ai magistrati non occorre coraggio, il coraggio e' nella legge".
Il provvedimento all'esame della Camera, ha sottolineato ancora il Guardasigilli, "e' un testo nel quale mi ritrovo con convinzione, un testo di grande equilibrio, come ha detto anche il Capo dello Stato, nonostante esso si allontani in qualche punto dalla mia originaria proposta, consapevole come sono che esso rappresenti la sintesi virtuosa di posizioni politiche e culturali diverse, messe alla prova dei rapporti di forza parlamentari".