mercoledì, luglio 11, 2007

Riforma giustizia, sì Senato ad articolo 1 con un voto di scarto.


ROMA (Reuters) - Il Senato ha approvato stamattina con un solo voto di scarto il primo articolo del disegno di legge di riforma dell'ordinamento giudiziario, contro il quale l'Associazione nazionale dei magistrati (Anm) ha proclamato uno sciopero il prossimo 20 luglio.

L'articolo 1, che disciplina il concorso di accesso della magistratura, è stato approvato con 152 sì e 151 no, con il voto favorevole decisivo del senatore a vita Giulio Andreotti.

In precedenza la maggioranza si era adeguata nell'esame degli emendamenti alle indicazioni del governo, rappresentato in aula dal ministro della Giustizia (e senatore) Clemente Mastella, ma l'approvazione dell'articolo sul filo di lana mostra che la strada del provvedimento è tutta in salita.

Il Guardasigilli ha rilanciato oggi il suo appello ai magistrati ad evitare lo sciopero, dopo che ieri si era detto disponibile ad accettare alcuni cambiamenti al ddl per eliminare "negative ruggini ideologiche dal dibattito". Il punto controverso riguarda la separazione delle funzioni tra pubblici ministeri e giudici, che il sindacato dei magistrati ritiene troppo penalizzante per tutte le toghe.

Ma sulle modifiche da apportare in aula sul tema il centrosinistra non appare unito a Palazzo Madama, dove sulla carta ha una maggioranza di soli due seggi, esclusi i senatori a vita.

Per venire incontro alle richieste dell'Anm, un emendamento del diessino Massimo Brutti, che sarà probabilmente messo ai voti oggi, propone di cancellare l'incompatibilità regionale per i pm che vogliano andare a fare i giudici civili. Il ddl prevede infatti che il passaggio da una funzione all'altra non possa avvenire in una sede che si trova nella stessa regione.

Altre proposte in linea con la posizione della magistratura provengono dall'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.

Ma dentro la Margherita c'è chi si oppone a questa mano tesa.

Il senatore Roberto Manzione non solo si è detto contrario a questi emendamenti, ma ne ha anche proposto uno suo per riportare gli avvocati dentro i Consigli giudiziari, che devono valutare il livello di professionalità delle toghe in vista di avanzamenti di carriera.

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