Il favore di Bersani è andato chiaramente ai poteri forti -sono sempre parole dell’Oua - mentre i singoli clienti così come i professionisti che operano in studi individuali vedono sempre più ridotto il loro potere contrattuale. Per la categoria degli avvocati il rischio in questo momento è duplice.
Da un lato, "le nuove liberalizzazioni rischiano di trasformare i professionisti in sottoproletariato", spiega la Grillo.
Dall’altro, l’elevato numero di toghe (in ltalia sono 180 mila) potrebbe far implodere l’intera categoria.
«Per quello che riguarda i numeri», continua la Grillo, «da tempo chiediamo maggiore selezione nell’accesso all’albo e una formazione più seria. La nostra professione è regolata per legge- per fortuna – ma da un “editto” del 1933 - per sfortuna - oggi totalmente inadeguato».
Su questo argomento la presidente dell’Oua ha ribadito incontrando il ministro Clemente Mastella che la prossima Conferenza dell’associazione rappresenterà un momento di analisi propedeutico all’iniziativa di taglio istituzionale che lo stesso ministro ha dichiarato di voler organizzare, e alla quale l’avvocatura “certo non farà mancare presenza e contributo”.
I tre giorni di discussione che segneranno la Conferenza indetta dall’Oua, con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti (avvocati, magistrati, docenti universitari, parti sociali e partiti politici) si propone di inaugurare un «cantiere giustizia finalizzato alla elaborazione a medio termine di un progetto di riassetto complessivo del sistema, sulla base di una rigorosa analisi dell’esistente e delle moderne esigenze espresse da una società complessa, che ha registrato negli ultimi anni una proliferazione di diritti, la cui tutela deve venire apprestata con mezzi moderni, nel rigoroso binario dettato dalla Carta Costituzionale».
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