giovedì, giugno 07, 2007

Inchiesta Toghe lucane: perquisizioni a politici e magistrati

Una serie di perquisizioni sono state effettuate oggi in Basilicata negli uffici e nelle abitazioni di politici, magistrati e membri delle forze dell'ordine.

Lo riferiscono fonti investigative, precisando che oggetto della perquisizione sono stati uffici e abitazioni di Filippo Bubbico (Ds), ex presidente della Regione e attuale sottosegretario allo Sviluppo economico; Vincenzo Tufano, procuratore generale di Potenza; Luisa Fasano, dirigente della squadra mobile di Potenza e Giuseppe Labriola, presidente dell'Ordine degli avvocati di Matera.

A effettuare le perquisizioni, aggiungono le fonti, sono stati gli uomini della Guardia di Finanza coordinati dal pm della procura di Catanzaro Luigi De Magistris, che oggi si è recato personalmente a Potenza.

Il pm calabrese è titolare dell'inchiesta aperta alcuni mesi fa e denominata "Toghe lucane", che coinvolge imprenditori, politici, amministratori locali, magistrati e professionisti lucani accusati, a vario titolo e per vicende non sempre collegate tra di loro, di "far parte di un vero e proprio centro di affari occulto che tutela interessi personali e di un ristretto gruppo".

Il sottosegretario Bubbico, spiegano le fonti, è indagato per associazione per delinquere e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche . I fatti contestati risalirebbero all'epoca in cui Bubbico era presidente della giunta regionale lucana, nella scorsa legislatura.

Bubbico ha ribadito oggi in una nota la sua "estraneità agli addebiti mossi", aggiungendo che chiederà "di essere sentito dai giudici per fornire ogni utile chiarimento".

Il sottosegretario è stato difeso anche dal leader dei Ds Piero Fassino, che in un comunicato si augura che "la magistratura operi celermente accertando quello di cui noi siamo già oggi assolutamente sicuri: la totale estraneità di Filippo Bubbico a qualsiasi illecito".

Fassino solleva anche perplessità sul fatto che le perquisizioni "dall'evidente impatto pubblico e mediatico" siano state effettuate alla vigilia del ballottaggio del prossimo fine settimana che vedrà impegnata Matera.

Tra i nomi degli indagati, oggi si aggiunge per la prima volta quello di Luisa Fasano, dirigente della Mobile potentina e moglie del parlamentare lucano della Margherita Filippo Margiotta, ex coordinatore regionale del partito.

A Fasano viene contestato l'abuso di ufficio e in particolare di "aver insabbiato alcune procedure di processi giudiziari in corso con lo scopo di favorire il ruolo politico del marito".

Anche per il procuratore generale Tufano, l'accusa è di abuso di ufficio perché, secondo fonti investigative, sarebbe ritenuto "il punto di riferimento per un gruppo di avvocati e magistrati al servizio di poteri forti che operano in modo occulto e a discapito di altri avvocati e magistrati".

L'avvocato Labriola è invece accusato di corruzione in atti giudiziari e associazione per delinquere.

Non è stato possibile al momento raggiungere i legali degli indagati per un commento.

Nell'ambito della stessa inchiesta, due magistrati indagati già in forza in Basilicata, il pm Licia Genovese e la presidente del tribunale di Matera Iside Granese sono state trasferite nei mesi scorsi in altre sedi dal Consiglio Superiore della magistratura.

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