L’avviso a pagamento comparso oggi sui quotidiani con cui il Consiglio Nazionale del Notariato si è rivolto al Presidente della Repubblica e ai Presidenti delle Camere e, indirettamente ai lettori, perché prevengano “lo scardinamento del sistema giuridico posto a tutela dei cittadini e della convivenza civile” appare criptico allarmistico e omissivo, nonché oggettivamente lesivo della reputazione e della dignità della categoria forense.
L’avviso è criptico perché non allude al comma 41 bis del disegno di legge attualmente in discussione alla Camera sulle liberalizzazioni; non fa riferimento alle finalità legislative che questa disposizione persegue, finalità dirette ad agevolare i cittadini nelle compravendite immobiliari di valore inferiore ai 100 mila euro, a semplificare l’accesso alla casa e a rendere più concorrenziali le operazioni giuridiche necessarie allo sviluppo del mercato immobiliare.
L’avviso è allarmistico perché presenta queste misure come se ne potessero derivare gravissimi danni al sistema giuridico e alla convivenza civile, attribuendo così all’emendamento finalità eversive del tutto immaginarie; l’allarme diffuso dai mezzi di stampa è collegato con l’apertura del mercato immobiliare a soggetti che vengono definiti “privi di imparzialità e terzietà”.
Poiché l’emendamento indica gli avvocati quali destinatari di queste nuove attività professionali i toni e i contenuti dell’avviso risultano del tutto infondati e pretestuosi : da sempre gli avvocati negoziano e redigono contratti anche relativi al trasferimento di immobili;da qualche tempo gli avvocati sono stati ammessi alle procedure relative alle aste immobiliari e da sempre in altri Paesi gli avvocati possono trattare qualsiasi operazione economica senza incontrare riserve protettive di altre professioni.
Anche l’avvocato effettua il giuramento di fedeltà è il naturale difensore dei diritti , è tenuto ad osservare prescrizioni deontologiche e la quasi totalità degli appartenenti alla categoria ha già provveduto alla assicurazione della propria responsabilità professionale.
L’avviso è omissivo perché raffigura l’attività notarile come se fosse da un lato necessaria (ma vi sono Paesi nei quali ciò non è) e dall’altro unicamente dedita alla tutela della fede pubblica, mentre trascura che l’area della consulenza giuridica costituisce rilevante parte di quella attività peraltro condivisa con gli avvocati e con gli altri professionisti che offrono “servizi legale”.
Senza mettere in forse la specificità delle professioni legali alle quali l’Avvocatura ha affidato poteri connotativi forti , anche nell’ambito della discussione della riforma delle professioni, appare increscioso un avviso che dal punto di vista oggettivo lede la dignità e l’onorabilità dell’Avvocatura , professione peraltro che non beneficia né del privilegio del numero chiuso né di distretti con esclusive.
D’altra parte l’emendamento pur estendendo agli avvocati nuove occasioni di attività professionale conferma per le fasce superiori dei contratti di trasferimento immobiliare e per tutte le altre attività in cui la legge prevede obbligatoriamente l’intervento del notaio la riserva di cui solo i Notai si possono giovare .
Con spirito di servizio e di dedizione alla difesa dei diritti dei cittadini e con fiducia nelle istituzioni l’avvocatura invita tutte le professioni del settore legale a cooperare perché lo sviluppo economico del Paese possa riportare vantaggi effettivi e concreti dalle riforme in atto, senza contrapposizioni e conflitti che obbligano ciascuna delle categorie a rivendicare qualificazioni e meriti che si verificano soltanto sul campo e nel quotidiano esercizio dell’attività lavorativa.
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