martedì, ottobre 13, 2009

RIFORME: BERLUSCONI, SI PARTE DA GIUSTIZIA.


(AGI) - Roma, 13 ott. - Il cammino delle riforme andra' avanti secondo programma e ora si parte con la giustizia.
L'indicazione ribadita oggi da Silvio Berlusconi ai vertici del Pdl mette a tacere chi pensa che la bocciatura del 'Lodo Alfano' possa aver modificato l'agenda del governo. Il presidente del Consiglio nega qualsiasi volonta' di 'forzare' la mano sulle riforme.
Si parte dalla giustizia, come da programma, ha spiegato anche ai capigruppo del partito. E questo vuol dire il provvedimento sulle intercettazioni, quello sul processo penale e la separazione delle carriere piu' volte auspicata.
L'intenzione di fissare i punti all'ordine del giorno nasce dai paletti posti dai finiani. In un'intervista questa mattina il vicepresidente del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, ha sostenuto che occorre partire dalla riforma presidenzialista e dal completamento del federalismo.
Sulla giustizia al momento Gianfranco Fini non si e' pronunciato, anche perche' - viene fatto osservare - non esiste ancora un testo e comunque sara' il presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, ad intervenire in merito.
"Al Senato ancora non e' stato depositato nessun progetto sulla separazione delle carriere", spiega Filippo Berselli, "la prossima settimana completeremo la riforma dell'avvocatura e finiremo le audizioni sulle intercettazioni".
Di giustizia si discutera' domani sera alla consulta del Pdl, alla presenza del ministro Angelino Alfano, del coordinatore nazionale Ignazio La Russa e di Niccolo' Ghedini.

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