mercoledì, ottobre 07, 2009

La Consulta boccia il "Lodo Alfano": «Serviva una legge costituzionale».


Il verdetto della Consulta è arrivato: il Lodo Alfano è incostituzionale.
Dopo un’intera mattinata in camera di consiglio, i 15 giudici della Corte si sono riaggiornati nel pomeriggio ed hanno comunicato la bocciatura dell'immunità per le quattro più alte cariche dello Stato.
La Consulta ha bocciato il Lodo per violazione dell’art.138 della Costituzione, vale a dire l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come quella usata per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato).
Il Lodo è stato bocciato anche per violazione dell’art.3 (principio di uguaglianza). L’effetto della decisione della Consulta sarà la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset
L'illegittimità è stata votata da nove giudici su 15, sei i contrari.
Nelle ultime ore era circolata l'ipotesi, poi smentita dalla sentenza, di una sorta di "terza via" che avrebbe consentito di salvare in parte la norma, sollevando vizi e suggerendo ritocchi da introdurre.
Soluzione, quest’ultima, che avrebbe mitigato le forti reazioni al verdetto e che proprio per questo rappresenterebbe un accettabile compromesso per chi ha ruoli istituzionali.

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