mercoledì, ottobre 21, 2009

DELIBERATO DEL C.O.A. DI SALERNO SULL'ESIGENZA DI TUTELA DELLA RISERVATEZZA NELLA CORRISPONDENZA FRA AVVOCATO E CLIENTE DETENUTO.


Il Cons. Avv. Cecchino Cacciatore ha relazionato al Consiglio circa la necessità d tutelare la riservatezza nella corrispondenza tra difensore e cliente detenuto, al fine di evitare la violazione delle norme in materia dettate dal codice di procedura penale.
La fattispecie attiene all'integrità della corrispondenza postale che il detenuto riceve dal proprio difensore, che non può essere sottoposta a censura, pena la violazione del diritto di difesa.
Pertanto è stata individuata una modalità di identificazione del mittente che consentirà la esatta identificazione del mittente sulla busta da recapitare al detenuto ed evitare così l'apertura della stessa da parte degli organi preposti ai controlli.


CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SALERNO.
TORNATA DEL 13.10.2009.

ESTRATTO DAL LIBRO DELLE DELIBERAZIONI.

Sentita la relazione del Consigliere Avv.Cacciatore

esaminate le disposizioni in materia di colloqui e corrispondenza tra il difensore e l’imputato detenuto contenute nel pacchetto sicurezza di recente adozione;

considerato che tali disposizioni limitano in particolare il diritto alla riservatezza tra l’avvocato e il proprio assistito ristretto in regime di cd. carcere duro ai sensi dell’art.41 bis ord.pen;

valutate anche le riflessioni provenienti da numerosi avvocati iscritti a questo libero Foro;

visti gli artt. 35 disp.att. c.p.p. e 41 bis ord.pen. il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno delibera di istituire modalità di certificazione della provenienza della detta corrispondenza da parte degli avvocati iscritti a questo stesso Consiglio ed idonee a garantire il succitato diritto alla riservatezza.

La individuazione delle riferite modalità è rimessa al Consigliere segretario Avv.Paolino ed al Consigliere delegato Avv.Cacciatore

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