“Il metodo con il quale si procedette allora fu questo: si suppose per certo che l’uomo in carcere fosse reo.
Si torturò sintanto che fu forzato a dire di essere reo. Si forzò a comporre un romanzo e nominare altri rei; questi si catturarono e sulla deposizione del primo si posero alla tortura.
Sostenevano l’innocenza loro; ma si leggeva ad essi quanto risultava dal precedente esame dell’accusatore, e si persisteva a tormentarli sinchè convenissero d’accordo.”
Pietro Verri “Osservazioni sulla tortura” par. V
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