Su di un blog riconducibile all'Associazione forense “Camera Civile” di Salerno (http://www.cameracivilesalerno.ilcannocchiale.it) è stato ieri pubblicato il seguente commento, quale coda sulla polemica (a nostro avviso pretestuosa e controproducente!) suscitata dalla recente assemblea, per l'approvazione delle modifiche allo statuto del fondo denominato “Opera Clemente Mauro”.
Commenti all'Opera Clemente Mauro.
Ho partecipato all'assemblea, ma sono rimasto molto deluso dai risultati. Troppi insulti alla Camera Civile; troppi insulti ai rappresentanti della stessa; pochi chiarimenti sull'oggetto della questione posta all'ordine del giorno.
Mi chiedo perchè a nessuno sia venuto in mente di chiarire la natura giuridica della Clemente Mauro.
Non tutto quello che viene creato dai privati può essere modificato dagli stessi senza l'intervento pubblico. In questo caso ho l'impressione che, essendo l'oggetto della Clemente Mauro di interesse pubblico, sia necessaria un'autorizzazione esterna all'assemblea.
Il Consiglio non può decidere di modificare un oggetto di così nobile portata con un'assemblea ordinaria (quasi deserta).
Sono modifiche in cui si richiedono ampi consensi ed in cui, a mio modesto parere, non è sufficiente, ripeto, la volontà della sola assemblea.
Invito, quindi, tutti i colleghi ad esaminare attentamente la questione e a valutare se sia opportuno adottare la procedura assembleare, ovvero se sia opportuno optare per altra soluzione, magari più consona al dettato legislativo e costituzionale.
il calabrone
LA REPLICA DEL CONSIGLIERE AVV. BENIAMINO SPIRITO
La Camera Civile pubblica un commento anonimo e così se ne assume la paternità .
Come ha detto l'Avv. Paolo Molinara , si deve dire tutto. E così sia.
Il “calabrone" ha partecipato all'assemblea. Dovrebbe essere un avvocato.
Bene : perchè non ha provato a chiarirci la natura giuridica della Clemente Mauro ?
Perchè non ha approfondito ? Perchè non è venuto preparato ?
I manifesti della convocazione dell'assemblea erano affissi sin dal 24 maggio u.s. : cioè da 18 giorni.
Se gli avvocati non vogliono venire, non è colpa del Consiglio.
E poi, una volta per tutte : il Consiglio non ha deciso nè deliberato alcunchè.
Si è portato, dopo tanti anni, un problema in assemblea per ascoltare il parere e i suggerimenti della classe.
Pareri e suggerimenti : non insulti, contestazioni sterili o discussioni su altri argomenti (non inseriti nell'odg ) .
Il “calabrone" solleva diversi problemi . Va bene, ma quale soluzione ha proposto ? Nessuna .
Ai Colleghi, che hanno fatto parte del Consiglio negli anni precedenti, una semplice e garbata domanda: cosa hanno fatto per approfondire il problema della Clemente Mauro ? Perchè non si sono preoccupati di queste somme " inutilizzate " ?
Il Consiglio ha sollevato la questione, alla Classe tocca decidere, senza pretestuosità, senza provocazioni, senza perdere altro tempo.
Beniamino Spirito
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