domenica, giugno 15, 2008

Assemblea per la riforma dell'Opera Clemente Mauro: replica del Consigliere Spirito.


Caro Peppe,

Americo, il nostro Presidente, mi ha riferito che – cortesemente - hai messo a sua disposizione il blog “consiglioaperto” per commentare l'assemblea di ieri 11/6 e, contemporaneamente, ho letto il tuo editoriale: "Un'indegna gazzarra".

Capirai che il Presidente, per il suo status, non può commentare le "strumentali dietrologie" dell'Assemblea patrocinate da un ben noto “plotoncino” che, nel tentativo di boicottare il lavoro del Consiglio, arreca solo danni alla Classe ma -questa volta - ha raggiunto il colmo sfiorando la rissa.

E non si venga più ad invocare la dignità!

Se vorrai, potrai pubblicare la presente, il cui contenuto - sono convinto - è condiviso da Americo, e non solo.

Ma torniamo all'assemblea.

Ho apprezzato, come tanti altri, il comportamento composto, serio, responsabile della Collega Agata Bisogno, la quale si è, ben presto, allontanata.

La maggioranza non era “confusa e balbettante” ma semplicemente stupefatta da talune richieste, che qui appresso dirò, e – certamente - per il suo ruolo di rappresentanza di una Classe che si picca di essere intellettuale, non poteva accomunarsi a quelli che tu, giustamente, chiami "schiamazzi da lavandaia" scusabili solo con "età critiche"...

Qualcuno ha chiesto la verifica della validità dell'assemblea, in seconda convocazione..., e la pubblicazione dell'avviso di convocazione su quotidiani locali.

Come mai quella stessa persona non ha avvertito la stessa sensibilità qualche anno fa allorquando - con le stesse modalità - fu convocata una assemblea, nel corso della quale si parlava di "polizze assicurative"?

Moralisti non si diventa ma si nasce: i comportamenti non possono mutare perchè sono cambiate le situazioni.

Da questo qualcuno attendo ancora una risposta ad una mia email del 18.1.2007 che terminava con una domanda:"How do you sleep?"(Come dormi?) di lennoniana memoria.

Eppure era stato chiesto a tutti di dare un contributo per la modifica dell'opera"Clemente Mauro"ed il tuo suggerimento già era stato verbalizzato, ma ad altri interessava il caos in quanto - molto probabilmente - non sanno cosa sia l'Opera, essendo rimasta per anni nei loro cassetti.

Caro Peppe, dobbiamo prendere atto che il Consiglio è diventato, per alcuni, un’esasperazione, un’ossessione tanto è vero che non si disdegnano “matrimoni morganatici” che ricordano quello di Vittorio Emanuele II e la “bela Rosin”.

Ci si autoproclama “eredi” pur non avendo nè le capacità nè la statura del “de cuius” e non ci si convince che chi non ha consensi non ha credibilità.

Ma il consenso non lo si guadagna certamente con azioni demagogiche.

Scusami,infine, una considerazione: se identifichi il Consiglio con il Politburo, voglio ricordarti che il Politburo è l'ufficio politico, ossia un organo esecutivo presente in vari partiti politici ed in particolare in partiti comunisti.

Nel concetto leninista il partito è avanguardia del proletariato e se per proletariato, nel senso esasperato del termine, intendiamo la base dell'Avvocatura ebbene sì, il nostro Consiglio è l'avanguardia della base.

Ti ringrazio per l'ospitalità che, se riterrai, mi darai.

Beniamino Spirito

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