Immaginiamo questo discorso. Al posto di “borsello” mettiamo “alcune carceri di nuova fabbricazione, mai usate e già mezze distrutte”. Al posto di “Signore” mettiamo: Signor Ministro Mastella.
Questo è, in sostanza, il succo di un fatto incredibile. Incredibile che in questo Paese, in cui ladri, spacciatori ed omicidi si rilasciano in libertà perché le carceri scoppiano, ci siano carceri nuove di zecca mai utilizzate, occupate dai nomadi e dai barboni.
Con le suppellettili già fornite distrutte o depredate. Ma ancora più incredibile è che, appresa dal “Giornale” la notizia, Mastella “indaghi”. Indaghi se veramente ci sono queste carceri, dove siano, come mai siano andate smarrite.
In qualunque Paese del mondo un Ministro della Giustizia che si fosse reso ridicolo a tal punto sarebbe stato costretto a dare le dimissioni entro mezza giornata.
Mastella, invece resta al suo posto. E, naturalmente indaga. Alla fine, magari, ci scapperà pure un processo: per violazione del segreto d’ufficio, a carico dei giornalisti impertinenti, naturalmente.
L’esistenza di carceri finite di costruire ed abbandonate ai topi, ai vandali ed agli occupanti abusivi deve, infatti essere un segreto di Stato. Così segreto che neanche il Ministro lo conosce. E deve, quindi “indagare”.
Attenzione signori! Se per caso trovate un carcere smarrito fate finta di niente, non si sa mai cosa potrebbe capitarvi!
Scritto da Mauro Mellini e Alessio Di Carlo
da: www.giustiziagiusta.info