martedì, febbraio 07, 2012

La commissione giustizia del Senato chiede la soppressione dell’articolo 9 del decreto Cresci-Italia.


Un parere pienamente condivisibile, quello che la commissione giustizia del Senato ha fornito il primo febbraio scorso alla commissione Attività produttive che sta esaminando il disegno di legge di conversione del decreto legge 1/2012 (detto Cresci-Italia) (AS 3110).
Nel documento, approvato con ampia maggioranza, la commissione ha anzitutto sottolineato l’inopportunità di intervenire con decretazione d’urgenza sul tema Tribunale delle imprese (articolo 2)e ha ritenuto vessatoria e ingiustamente lesive dei diritti dei danneggiati le norme in materia di risarcimento danni (articolo 29).
Quanto alle nuove norme in materia di servizi professionali (articolo 9), la richiesta è stata quella di una totale soppressione: il comma 1 sull’abolizione di ogni riferimento alla tariffe pecca di grave irragionevolezza, oltre ad aver bloccato le liquidazioni giudiziali; il comma 2 sul preventivo è sostanzialmente inattuabile; il comma 5 sul tirocinio è incompatibile con la natura giudica dello stesso istituto, ed ha abrogato la previsione dell’equo compenso, opportunamente inserita nella riforma della professione forense.

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