martedì, febbraio 21, 2012

Berselli (Pdl): “Raggiunta buona mediazione su tribunale imprese e professioni. Deve cambiare norma su società".


Sul decreto legge Cresci-Italia, il lavoro di mediazione condotto con il Governo ha già portato qualche risultato positivo: il voto sugli emendamenti che inizia oggi in commissione Industria del Senato porterà a 26 i tribunali delle imprese; scomparirà la sanzione di nullità per le clausole di pattuizione con riferimento ai parametri ministeriali del compenso tra avvocati e consumatori e la sanzione disciplinare per i professionisti.
“Sono dunque più che moderatamente fiducioso. Certo è che alcune zone d’ombra permangono e che se il Governo non modificherà le norme su società professionali e su Rc auto, io il provvedimento non lo voterò”.
Così dichiara Filippo Berselli (Pdl), presidente della commissione giustizia del Senato che in questi giorni si è speso per contribuire a trovare un accordo sul decreto Cresci-Italia.
Questa settimana il testo affronta la prova del voto in commissione ed è inutile negare che il passaggio è molto delicato.
“Quanto al metodo, mi auguro che la commissione Industria possa lavorare serenamente sugli emendamenti ricercando un accordo con il Governo; se poi l’esecutivo decide di mettere la fiducia, lo potrà fare in aula sul testo votato in commissione”.
Domanda. Presidente Berselli, secondo le sue notizie il decreto verrà modificato?
Risposta. Il provvedimento deve essere cambiato. E su diversi punti. D’altra parte la commissione giustizia ha approvato un parere fortemente negativo. La previsione sulla Rc auto, per esempio, è inaccettabile.
Domanda. Cosa è disposto a fare il Governo?
Risposta. Alcune cose certamente sì: i tribunali delle imprese saranno collocati in ogni distretto di Corte d’appello; dunque aumenteranno da 12 a 26. Il ministro della giustizia Severino si è dichiarata disponibile anche ad abbassare l’aumento del contributo unificato per le cause di loro competenza.Il decreto lo quadruplica, ma con la modifica dovrebbe esser triplicato. Almeno è un segnale. Rimane, tuttavia, un dubbio.
Domanda. Qual è?
Risposta. Contestualmente all’aumento delle sedi, il Governo sta pensando ad un aumento di competenze dei tribunali delle imprese, sempre in ambito commerciale. Non vorrei che così ci fossero tribunali di serie A e tribunali di serie B. Occorre capirne di più.
Domanda. Cosa può dire sull’ articolo 9?
Risposta. Ho qualche buona notizia. Certamente verrà inserita una norma transitoria che consentirà ai giudici, in sede di liquidazione delle spese legali, di fare riferimento alle vecchie tariffe fino all’approvazione del decreto ministeriale di fissazione dei parametri. Ho segnalato fermamente l’opportunità che al momento della formulazione del decreto, siano sentiti i Consigli nazionali. Vedremo.
Domanda. D’accordo. E poi?
Risposta. Scompare la sanzione di nullità nel caso in cui l’avvocato e il consumatore e/o microimprese pattuiscano il compenso facendo riferimento ai parametri; così come scompare la sanzione disciplinare per il professionista. Tuttavia occorre chiarire con il ministero una questione. Oggi le tariffe comprendono onorari e competenze. I nuovi parametri dovranno considerare entrambe le voci, e non solo i primi. Altrimenti alcune attività rimarrebbero fuori.
Domanda. Tutto bene, quindi?
Risposta. Fino a qui, mi sembra che siano soluzioni ragionevoli. Ma il governo deve ancora dare risposta su società professionali; siamo fermamente contrari al socio di puro capitale. E anche la norma che riconosce alle assicurazioni il potere di imporre una carrozzeria di fiducia al danneggiato pena la diminuzione del 30% del risarcimento è inaccettabile. Ma su entrambe le questioni ancora non vi è risposta.
Domanda. E se queste risposte non dovessero arrivare?
Risposta. Io non voterò il provvedimento, unitamente a molti miei colleghi senatori della commissione giustizia e non solo.

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