domenica, ottobre 12, 2008

IL CROCIFISSO NELLE AULE DI GIUSTIZIA.


“Non disdice all’austerità delle aule giudiziarie il Crocifisso: soltanto non vorrei che fosse collocato, come è, dietro le spalle dei giudici.
In questo modo può vederlo solo il giudicabile, il quale, guardando in faccia i giudici, vorrebbe aver fede nella loro giustizia.
Ma poi, scorgendo dietro a loro, sulla parete in fondo, il simbolo doloroso dell’errore giudiziario, è portato a credere che esso lo ammonisca a lasciare ogni speranza: simbolo non di fede, ma di disperazione.
Quasi si direbbe che sia stato lasciato lì, dietro le spalle dei giudici, apposta per impedire che lo vedano.
Invece si vorrebbe che fosse collocato proprio in faccia a loro, ben visibile nella parete di fronte, perché lo considerassero con umiltà mentre giudicano, e non dimenticassero mai che incombe su di loro il terribile pericolo di condannare un innocente”.

Piero Calamandrei - “Elogio dei giudici, scritto da un avvocato” - pag. 319

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