(AGI) - Palermo, 18 apr. - Sette giorni di sciopero, assemblea permanente, stato di agitazione dei penalisti palermitani: e' questa la decisione adottata dall'assemblea della Camera penale di Palermo, per protestare contro l'espulsione dall'aula di un avvocato che stava tenendo un'arringa.
La decisione, adottata per acclamazione dall'assemblea, alla quale hanno partecipato circa 200 avvocati, non esclude ulteriori iniziative.
"Siamo profondamente indignati -ha detto il presidente del 'sindacato dei penalisti', Roberto Tricoli- perche' e' stata offesa un'intera categoria".
Oggetto del contendere la decisione del presidente della prima sezione della Corte d'Appello, Salvatore Scaduti, che il 3 aprile, durante un'udienza del processo di mafia "Grande mandamento", ha prima tolto la parola e poi espulso, facendolo accompagnare fuori dai carabinieri, l'avvocato Michelangelo Di Napoli, detto Nuccio.
Secondo il presidente, il penalista stava andando fuori dai temi del processo, facendo una serie di riferimenti filosofici. Di Napoli era stato piu' volte richiamato: quando poi ha citato lo scrittore e magistrato pugliese Gianrico Carofiglio, il presidente ha perso la pazienza e lo ha espulso.
Nel corso dell'assemblea sono emersi anche altri fatti di mancanza di rispetto per la professione forense, avvenuti in altre udienze e davanti ad altri giudici: da qui la decisione dello sciopero.