mercoledì, maggio 12, 2010
Una task force a sostegno delle notifiche fai-da-te degli avvocati.
Cinque ordini forensi e una associazione di avvocati hanno preso parte al processo e sono tutti intervenuti nel procedimento, da cui è scaturita la sentenza del Consiglio di stato n. 2055/2010: sono i consigli dell'ordine degli avvocati di Roma, Rossano, Napoli, Salerno, Reggio Emilia, e anche l'Associazione forense di Reggio Emilia.
Un segno di quanto la questione stesse a cuore degli organismi professionali istituzionali e associativi, i quali come velocemente avevano diffuso la notizia della restrittiva sentenza del Tar Piemonte, altrettanto celermente stanno informando, con circolari e newsletter, i legali della buona notizia.
In effetti l'impostazione più restrittiva (che non manca di linearità rispetto al tenore delle disposizioni) aveva costretto gli avvocati a modificare la propria operatività e a non rischiare.
La sentenza del Consiglio di stato era, quindi, molto attesa per dirimere una questione di grande importanza pratica.
E il Consiglio di stato non ha disatteso le aspettative, interpretando le disposizioni coerentemente con l'obiettivo di favorire l'esternalizzazione delle notificazioni, di dare un piccolo sollievo agli uffici notifiche e anche, in fondo, per non fare perdere di utilità il sistema delle notificazioni in proprio.
Fonte: Italia Oggi-11 maggio 2010-
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