venerdì, maggio 28, 2010
Riforma ordinamento forense nel caos.
Riforma forense nel caos. Da un lato infatti il senato continua a procedere a rilento, con l'aula che ieri ha interrotto due volte i lavori per mancanza del numero legale.
Dall'altro, è scontro all'interno dell'avvocatura per la posizione assunta dall'Unione delle camere penali, che sta lavorando all'istituzione delle specializzazioni per conto proprio.
Per farlo, però, sarebbe necessario il benestare del consiglio nazionale forense, che deve garantire di non procedere a sanzioni disciplinari. E nel corso del tavolo dell'avvocatura dell'altro ieri, il Cnf ha escluso, per il momento, il proprio appoggio all'Ucpi.
Sempre l'altro ieri, poi, dopo la riunione interna le principali sigle dell'avvocatura sono state ricevute in commissione giustizia in via informale da alcuni senatori della maggioranza, che hanno ribadito la volontà di trovare accordi con l'opposizione su alcuni punti (su tutti l'accesso) per superare l'impasse a Palazzo Madama .
Volontà espressa anche ieri in aula dal relatore della riforma, Giuseppe Valentino.
L'assemblea ha poi concluso la votazione degli emendamenti all'art. 8 (che disciplina le specializzazioni) approvando, in particolare, l'emendamento 8.232 (Mugnai), fatto pervenire dall'Ucpi lo scorso dicembre al senato.
La votazione finale dell'art. 8 è stata poi accantonata, per la mancanza del parere della commissione Bilancio su una serie di emendamenti. È stato poi votato e approvato l'articolo 9 (Pubblicità e informazioni sull'esercizio della professione) e si è iniziata la discussione sugli emendamenti all'art. 10 (Formazione continua).
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