sabato, maggio 22, 2010
Atti sessuali con minore: imputazione, sentenza, principio correlazione (art. 521 c.p.p.)
TRIBUNALE PENALE DI NOLA coll. C) – Presidente Dr. Aschettino, Giudici dr.ssa Capasso, dr. Palmieri Giudice estensore, sentenza del 9 aprile 2010
(omissis)
Per inciso si osserva, altresì, che, all’indomani della modifica del capo di imputazione, intervenuta nel corso dell’udienza del 20.11.08, l’oggetto del processo, con riguardo al capo a), si riferisce alla fattispecie degli atti sessuali con minorenne, rispetto alla quale l’originaria imputazione relativa al delitto di cui all’art. 609 bis cp non può essere presa in considerazione – come suggerito dalla parte civile in sede di conclusioni – pena la violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza. Infatti, poiché l’elemento della violenza e della minaccia è del tutto estraneo alla previsione di cui all’art. 609 quater cp, il fatto “ giudicato” sarebbe assolutamente diverso da quello contestato, di talchè la decisione avrebbe ad oggetto un fatto mutato nei suoi elementi essenziali in modo tanto determinante da comportare un effettivo pregiudizio ai diritti della difesa (cass. Pen. Sez. VI 5.3.2009 n. 12156).
Va altresì rilevato come il giudice deve disporre con ordinanza la restituzione degli atti al P.M. se nel giudizio emerge un fatto diverso da quello contestato ed il P.M. non provvede alla modifica dell’imputazione (Cass. Pen. Sez. I 16.12.08 n. 48142).
Ma nemmeno questa eventualità afferisce al caso concreto considerato che la realtà emersa nel corso dell’istruttoria dibattimentale è quella di una relazione sentimentale intercorsa tra il Tiziox e la Mevia, nel corso del quale vi sono stati rapporti sessuali consensuali e coscienti, nonostante l’uso di droghe, non avvenuti con violenza o minaccia, i cui episodi si inquadrano piuttosto, in dinamiche, sia pure distorte, di gelosia, ovvero sono reazioni riferibili all’uso degli stupefacenti, alla cui fruizione la p.o. è stata avviata, ma non certo costretta o forzata, dall’odierno imputato.
Va dunque pronunciata sentenza di assoluzione per insussistenza del fatto reato in relazione a questa ipotesi delittuosa
(Omissis)
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