lunedì, maggio 17, 2010

Il CNF conferma censura ai cd “avvocati di strada”.


Il Consiglio nazionale forense si è pronunciato sugli studi legali di strada lo scorso dicembre.
Aprire un'attività di questo tipo “non è di per sé illegittimo – sottolinea –. Sono piuttosto le modalità operative/comunicative adottate per la finalità di attrarre clientela che possono avere rilievo disciplinare, sotto il profilo del l'accaparramento di clientela e di informazione non conforme alla correttezza e al decoro”.
Con questa motivazione il Cnf ha confermato la decisione dell'Ordine di Brescia che ha comminato ai fondatori di Alt, “Assistenza legale per tutti” la sanzione della censura per l'acronimo dato al loro studio.
Secondo l'Ordine, infatti, il nome rimandava al significato della parola "alt" e sembrava voler intimare ai passanti di fermarsi, “con una modalità illecita di acquisizione dei clienti”.
I due avvocati hanno così modificato il nome con "Al- Assistenza legale”, ma hanno impugnato la decisione di fronte alla Cassazione.

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