venerdì, maggio 28, 2010

CADUTA DALLE SCALE DEL CONDOMINIO E RESPONSABILITÀ CIVILE DEL CUSTODE.


Cassazione, Sez. III, 13 maggio 2010, n.11592
(Pres. Di Nanni - Rel. Musso)
Dalla sentenza:
“(…..) Contrariamente alla tesi sostenuta dall’odierna ricorrente (secondo cui per la sussistenza della responsabilità ex art. 2051 c.c. sarebbe sufficiente un’oggettiva relazione tra la cosa in custodia e l’evento dannoso), come affermato con indirizzo consolidato da questa Corte (tra le altre, Cass. n. 24428/2009), la responsabilità di cose in custodia ex art. 2051 c.c. sussiste essenzialmente sulla base di due presupposti: un’alterazione della cosa che per le sue intrinseche caratteristiche determina la configurazione nel caso concreto della c.d. insidia o trabocchetto, e l’imprevedibilità e invisibilità di tale “alterazione” per il soggetto che, in conseguenza di detta situazione di pericolo, subisce un danno.
Nella vicenda in esame, sulla base di un esame in fatto di circostanze di causa non ulteriormente esaminabili nella presente sede, la Corte territoriale ha ritenuto “prevedibile” l’evento (con conseguente esclusione del diritto al risarcimento del danno), essendosi lo stesso verificatosi in un condominio e coinvolgendo un’inquilina, abitante nello stesso da anni e, pertanto, “a conoscenza di tutte le caratteristiche dell’immobile”, tra cui “la possibilità per l’acqua piovana di entrare nel palazzo con grande facilità”.(……)”

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