sabato, marzo 15, 2008

Un avvocato civilista s’impicca nel tribunale di Marano: “sono un fallito”.

NAPOLI - Un avvocato si impicca in tribunale, probabilmente perché angosciato dai troppi debiti e da alcuni fallimenti affettivi. Il cadavere del legale - un civilista di 42 anni R. M. - è stato ritrovato penzolante all’interno della sezione distaccata del tribunale di Napoli, a Marano, a una ringhiera tra il terzo e quarto piano del palazzo di giustizia.

Secondo gli investigatori i primi rilievi accreditano l’ipotesi del suicidio perché nella tasca gli è stato trovato un biglietto su l'uomo avrebbe scritto: «Sono un fallito, non ho mai concluso nulla di buono nella mia vita» .

Grande il clamore della vicenda, visto che il civilista era noto in tutta l'area a Nord di Napoli. L’uomo, tuttavia, sembra avesse dei problemi di natura economica che lo avevano fatto precipitare in uno stato depressivo, abbinato a questioni legate alla sua vita affettiva.

La scoperta del cadavere, ritrovato su una rampa di scale situata tra il terzo e il quarto piano dell’edificio, è avvenuta alle prime ore del giorno, prima che avessero inizio le udienze.

14 marzo 2008

Tratto da: www.corriere.it