mercoledì, marzo 19, 2008

Formazione permanente: l’ANPA contro il Consiglio Nazionale Forense.


L’ 'Associazione Nazionale Praticanti ed Avvocati -Giovani Legali Italiani' rende noto di avere appena inviato alla Commissione Europea Divisione 'Competition' (Concorrenza) - ai sensi dell’art. 7 del Regolamento 1/2003 e per violazione dell’art. 81 del Trattato CE - una formale denuncia contro il Regolamento sulla formazione professionale permanente licenziato dal Consiglio Nazionale Forense in data 13 Luglio 2007 ed in vigore del 01.01.2008.

"Tale regolamento, voluto dai vertici dell’avvocatura ma assai contrastato dalla base della classe forense - spiega il presidente dell'associazione Gaetano Romano - è stato persino già impugnato innanzi al Tar Lazio con due distinti ricorsi ,ancora pendenti, presentati da due diversi gruppi di avvocati italiani. Il Regolamento del C.N.F. (organo che - com’è noto - per la normativa comunitaria è una associazione di imprese) obbliga tutti gli avvocati iscritti all’albo italiano degli avvocati e quelli stranieri - esercenti la professione forense in Italia - ad osservare un sistema formativo a crediti (90 per ogni triennio) – peraltro gestito in forma monopolistica e fautore di dinamiche anticoncorrenziali e discriminatorie – pena nel futuro financo l’impossibilità ad esercitare la professione forense (l’art 6 del Regolamento non esclude infatti nemmeno la radiazione per coloro i quali non lo osservassero)".

Con i prezzi inaccessibili di alcuni eventi formativi, specchio di un nuovo 'business economico' a spese della base dell’ avvocatura, denunciano i Giovani Avvocati ANPA, si elimineranno in breve tempo concorrenti nel mercato, specie i più Giovani ed i meno 'protetti', come gli avvocati stranieri in Italia o gli avvocati italiani all’estero, essendo troppo oneroso l’esercizio della professione.

"Com’è noto nei pochi corsi formativi gratuiti non vi sono abbastanza posti disponibili. - prosegue Romano - Da una nostra ricerca abbiamo verificato che a Roma circa 22 eventi formativi hanno ciascuno un costo superiore a 200 euro e che circa 8 singoli eventi formativi vanno dai 750 euro ai 3.000 euro! A Milano circa 20 singoli eventi formativi hanno ciascuno un costo da 400 euro ad un massimo di 5.000 euro ! Sono esclusivamente il Consiglio Nazionale Forense e gli Ordini degli Avvocati locali, organizzatori di alcuni eventi formativi, a decidere - in assoluto monopolio e discrezionalità - se accreditare o non accreditare altri eventi formativi organizzati da altri enti (italiani e stranieri, pubblici e privati). E’ come se fosse la BMW a decidere se le automobili FIAT possono avere accesso o no al mercato di vendita automobilistico!"

Il Regolamento prevede poi - denunciano gli avvocati ANPA - una varietà intollerabile ed assai discrezionale di esenzioni e /o facilitazioni tra cui perfino l’esenzione , ai sensi dell’art. 5, per chi abbia superato 40 anni di iscrizione all'albo professionale.

Nella denuncia l''A.N.P.A.- Giovani Legali Italiani' ha richiesto alla Commissione anche l’adozione - ex art. 8 del Regolamento 1/2003 - di opportune misure cautelari, quali l’ingiunzione, rivolta al C.N.F., di sospendere da subito l’applicazione del regolamento anticoncorrenziale.

L’ 'A.N.P.A.-G.L.I.' rileva di avere preso questa iniziativa data anche "l’ ingiustificabile inerzia dell’ Autorità Garante Concorrenza del Mercato presso cui avevamo presentato – ormai nel lontano 02.04.2007 - una formale denuncia sullo stesso tema e presso cui è ancora pendente un’indagine conoscitiva sugli ordini professionali".

"Con grande rammarico - conclude Romano - abbiamo verificato che, a distanza di quasi un anno e nonostante una nostra lettera di formale messa in mora inviata nel dicembre scorso, l’ A.G.C.M. non ha ritenuto di emanare alcuna decisione definitiva nell’ambito all’ indagine conoscitiva sugli ordini professionali privando così di tutela la base dell’avvocatura. Ricordiamo con amarezza - essendo stati ospiti nell’ occasione anche noi come rappresentanti dei Giovani Avvocati come - in occasione di un’ interessante trasmissione televisiva satellitare di più di un anno fa in data 21.02.2007 su 'RAI-utile' intitolata 'Professionisti a giudizio dell’Antitrust' condotta dalla Dott.ssa Marina Nalesso - un esponente dell’Antitrust, Dott. Giuseppe Galasso, ebbe a dire che l’indagine sugli ordini professionali sarebbe terminata entro 'l’inizio dell’estate' (2007)! Inutile dire che - ad oggi - incredibilmente nessuna sanzione è stata ancora irrogata da parte dell’ Ente presieduto dal Dott. Antonio Catricalà".

Tratto da: www.osservatoriosullalegalita.org.