mercoledì, marzo 12, 2008

PAPA: TRIBUNALI NON ESENTI DA TANTA INGIUSTIZIA.


Benedetto XVI ha voluto esprimere oggi la sua solidarieta' a quanti soffrono "a causa dell'ingiustizia presente in tanta parte della giustizia umana".

Lo ha fatto nell'Udienza Generale di oggi presentando la figura di Boezio, il martire cristiano da lui definito il "simbolo dei detenuti ingiustamente di tutti i tempi". "Ogni detenuto - ha detto il Pontefice - per qualunque motivo sia stato messo in carcere, intuisce quanto sia pesante questa condizione umana soprattutto quando e' abrutita dal ricorso alla tortura, come avvenne per Boezio".

"Vissuto fra i tempi piu' tribolati - ha aggiunto il Papa - Boezio si impegno' in politica ma nonostante questa attivita' pubblica non trascuro' gli studi, dedicandosi all'approfondimento di temi filosofici, ma anche della geometria, della astronomia". "Primo intellettuale del periodo medievale - ha proseguito il Papa - fu accusato di complotto e rinchiuso in prigione dove scrisse una delle opere piu' conosciute "De consolatione philosophiae".

Boezio ci insegna di non seguire "le amicizie apparenti, ma quelle vere, cosi' come i beni veri non scompaiono e il bene vero - ha spiegato il Pontefice - che non scompare e' Dio". Inoltre, il Papa ha invitato a "non cadere nel fatalismo, che non ha speranza. Non governa il fato, la fortuna - ha detto - ma governa la Provvidenza, che ha un volto, che e' Dio".

In tal senso, per il Papa, "la filosofia, nel senso della ricerca della vera saggezza, e' la vera medicina dell'anima. E l'uomo puo' sperimentare l'autentica felicita' in fondo a se' stesso. Dio resta la felicita' suprema. La malvagita' - ha aggiunto - non puo' prevalere anche se si estende da un confine all'altro".

Ma "la vera amicizia elimina il fato, mentre la Provvidenza ci permette sempre di stare in rapporto di amicizia con Dio".

"Boezio - ha concluso il Papa - e' il simbolo di tutto cio' che ha sofferto ingiustamente per ragioni ideologiche, politiche o religiose, ma ci invita alla contemplazione del Mistero del Crocifisso del Golgota".(AGI) - CdV, 12 mar. - (AGI)