martedì, maggio 15, 2007

Woodcock, Rignano e Contrada.

Dal varo del nuovo Codice penale di rito (presuntamente) accusatorio, nel 1989, una parte del Paese ha forse imparato la differenza tra un giudice e un pubblico ministero, punto.

Si è innocenti sino a sentenza definitiva: il messaggio non è mai davvero passato. Si è colpevoli dopo sentenza definitiva: non è passato neanche questo. La custodia cautelare dev'essere l'extrema ratio: è passato meno ancora. Il cuore del rito accusatorio è solo il processo, dove si forma la prova: qui addirittura si parla turco. Custodia cautelare e tribunale del riesame non sanciscono colpevolezze né estraneità oggettive, ma solo opinioni soggettive. Arabo.

Abbiamo un popolo che è stato giustizialista dal 1992 al 1995 e poi garantista dal 1996 al 2000, salvo infine stancarsi, riadagiarsi nell'inedia civile di chi giudica perché ha visto la tv: e intanto un giornalismo basculante ha trasformato il garantista e il forcaiolo in due professioni.

Sicché, ora, non c'è un'Italia che ha condannato le maestre di Rignano Flaminio e un'Italia che le ha assolte: è sempre lo stesso Paese, è lo stesso pendolo che oscilla incurante e fa più parti in commedia.

Siamo un popolo di forcaioli, di garantisti, di pressappochisti e di giornalisti.

(Fonte Il Giornale)

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