Il Guardasigilli - comunicava ieri una nota di via Arenula - "ha già dato indicazione ai suoi uffici di avviare l'impostazione di questa tre giorni di confronto, nella quale saranno illustrati i progetti messi a punto e le iniziative assunte in questi mesi di lavoro (dalla riforma dei codici alla gestione organizzativa, al reperimento dei fondi per il funzionamento dell'amministrazione, per fare solo alcuni esempi) e nella quale si discuterà delle prospettive di una giustizia moderna ed efficace. Tempi, garanzie, organizzazione del servizio e utilizzo di nuove tecnologie sono alcuni dei temi su cui si aprirà il dibattito".
Scopo della manifestazione - afferma il ministero - è quello di riavvicinare la Giustizia al cittadino. E questo attraverso un dialogo che coinvolga le Istituzioni, le amministrazioni centrali e locali, i magistrati, gli avvocati, le associazioni, tutti gli operatori del settore e i sindacati, senza tralasciare il contributo che può arrivare dalle esperienze europee.
"Muovendo dal principio costituzionale del processo equo e della ragionevole durata dello stesso, è necessario – ha detto il guardasigilli - che i cittadini si sentano protagonisti della Giustizia. Una giustizia che li metta al centro del servizio reso. Una giustizia rapida che non dimentichi le garanzie e sia in grado di dare risposte. Una giustizia certa, capace di realizzare sempre di più nel concreto l'obiettivo del fine rieducativo della pena per i condannati".
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