giovedì, febbraio 19, 2009
Ronda su ronda.
Il dibattito di questi giorni a proposito delle cosiddette ronde inserite nel DDL sicurezza approvato dal Senato ed ora all'esame della Camera, ha fatto registrare qualche dichiarazione fuori luogo che probabilmente si sarebbe potuta evitare se solo si fossero adottate due cautele elementari: considerare che la norma è tuttora in fase embrionale e leggere (è sempre utile) il testo licenziato dal Senato.
Così si sarebbe potuto innanzitutto scoprire che la decisione se avvalersi o meno delle ronde (a proposito, del termine non c'è traccia nel testo) spetta in ogni caso agli enti locali, previo parere del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
Togliamoci quindi dalla mente l'immagine di una dozzina di nerboruti leghisti che appena rientrati a casa dopo dodici ore di fabbrica, senza nemmeno aver cenato (e quindi ancor più incattiviti dal digiuno) se ne va a spasso per il Paese con tanto di mazze e pugni ferrati, visto peraltro che la norma vieta l'utilizzo di armi.
Quanto poi all'attività cui i vigilantes potrebbero dedicarsi, il DDL si limita a quella di segnalazione alle Forze di polizia dello Stato di “eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale”.
Dunque, se per ipotesi la norma uscita da Palazzo Madama dovesse essere confermata dalla Camera, l'unica novità sarebbe costituita dalla possibilità per gli Enti locali di avvalersi di una attività che già oggi, a legislazione vigente, non è affatto vietata per i cittadini, liberi di gironzolare per la città, muniti di telefonino, pronti ad avvertire il 113 delle situazioni di emergenza che dovessero verificarsi.
Perfino i nostri amici delle Camere Penali – con cui generalmente concordiamo dalle colonne di Giustiziagiusta.info – stavolta sembrano aver ecceduto in allarmismo dichiarando che “una simile disposizione, se approvata, sarebbe destinata non certo a garantire sicurezza, ma piuttosto ad innescare per legge una spirale di violenza e ritorsioni cui non sarà poi agevole porre freno”.
Tranquilli, colleghi, s'è l'Italie: una norma inutile, non pericolosa.
Scritto da Alessio Di Carlo - giovedì 19 febbraio 2009
Da:www.giustiziagiusta.info
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