
Il ddl manovra approdato nell'Aula del Senato, dopo esser stato approvato dalla Camera, contiene anche una parte sulla riforma del processo civile dove è modificata la norma sul filtro per i ricorsi civili in Cassazione.
È saltata la norma introdotta dall'opposizione che prevedeva l'inammissibilità dei ricorsi contro le sentenze d'appello che confermano quelle di primo grado e il filtro torna ad essere quello disegnato in Consiglio dei ministri.
Ammissibili sarebbero, dunque, quattro tipi di ricorsi in cassazione: 1) quando il provvedimento impugnato «ha deciso le questioni di diritto in modo difforme da precedenti decisioni della Corte»; 2) quando l'istanza ha per oggetto una «questione nuova o una questione sulla quale la Corte ritiene di pronunciarsi per confermare o mutare il proprio orientamento» o quando vi è contrasto di giurisprudenza; 3) quando «appare fondata» la denuncia di violazione dei principi del giusto processo; 4) quando si è di fronte ai ricorsi cosiddetti nell'interesse della legge.
Il presidente della commissione Giustizia, Filippo Berselli, ha detto che «è stato preferito il testo presentato alla Camera e il ministro Alfano ha aderito alla richiesta di ritirare l'emendamento depositato e si è tornati al testo originariamente proposto dal governo».
Intanto, l'opposizione ha annunciato la presentazione di tutti gli emendamenti che sono stati bocciati in commissione.
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