domenica, novembre 16, 2008

Comunicato stampa OUA: “Meno riti, più risorse e manager a dirigere gli uffici. Tre mosse per migliorare la Giustizia”.



Michelina Grillo, presidente Oua: “Le iniziative assunte dal ministro Alfano rappresentano un segnale importante, ma non bastano, serve una grande riforma: per questo chiediamo al Guardasigilli di avviare la Costituente per la giustizia.
L’Oua darà il suo contributo, come sempre, presentando oggi nell’ambito del Congresso forense un progetto di riforma del processo civile”
Oggi in apertura dei lavori del XXIX Congresso nazionale forense, in corso a Bologna, Michelina Grillo, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura ha rivendicato la necessità di avviare una Costituente per la giustizia, per costruire un sistema di tutele dei diritti basato su merito, innovazione e efficienza.
Serve una giustizia che metta al centro della sua azione il cittadino, il mondo del lavoro e delle imprese , ha dichiarato Grillo. Il recupero di tempi ragionevoli dei procedimenti è centrale per la democrazia e lo sviluppo del nostro Paese.
Per questa ragione chiediamo alla Politica e al ministro che questo pomeriggio sarà qui di indire quella Costituente per la giustizia, che l’avvocatura propone da tempo.
Non solo, lanciamo in questa sede un'altra serie di proposte per avviare un serio e organico intervento di riforma del processo civile. Proprio il civile rimane infatti il vero nodo problematico del sistema giustizia nel nostro paese, contro cui si scontrano i diritti inalienabili della maggior parte dei cittadini che si accostano al mondo della giustizia italiana.
Per rendere più efficiente il processo civile, il presidente dell’Oua ha annunciato la presentazione nel pomeriggio di un progetto di riforma complessiva e ha anche proposto di approvare immediatamente alcuni provvedimenti in grado di migliorare da subito il sistema.
Innanzitutto serve una riduzione e semplificazione delle procedure - ha proposto Grillo - per velocizzare e garantire maggiore trasparenza dei processi. È centrale che la designazione di dirigenti degli uffici giudiziari avvenga per effettive capacità organizzative al fine di ottenere un enorme aumento della produttività degli uffici (vedi, ad esempio, le prassi positive di Torino e Bolzano). È necessario che si finisca con l’era degli interventi emergenziali a costo zero, utili ad avere solo un ritorno mediatico.
Stop, anche ai tagli al bilancio della giustizia. Ed è necessario anche l’introduzione del processo civile telematico, una scommessa sì, ma obbligata per ridare funzionalità al sistema.
Bisogna poi mettere mano ad completa copertura degli organici di magistrati e personale amministrativo; è un obiettivo minimale, ma doveroso, dal momento che già gli organici previsti, ma attualmente gravemente scoperti, sono insufficienti. I magistrati tornino a fare i magistrati con un decisivo stop al loro impiego in altre funzioni estranee alla giurisdizione, così da garantire la massima produttività del sistema nella sua peraltro inadeguata strutturazione esistente.
Infine c’è la necessità di uno spostamento di parte della domanda di giustizia fuori dalla giurisdizione statale.
La crisi strutturale della giustizia non è solo italiana, è europea, ed è dovuta ad una crescente domanda di giustizia che il sistema non riesce più a soddisfare. È necessario - ha concluso Michelina Grillo - deviare parte della domanda ad altri moduli di giurisdizione, non statali, ma pur sempre assistiti dalle garanzie di rilievo costituzionale e pubblicistico, da crearsi ad hoc, ad esempio a livello regionale: questo può diventare il terzo pilastro del sistema.
Bologna, 14 novembre 2008

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