venerdì, novembre 14, 2008
29^ CONGRESSO FORENSE: ALPA, UNA SVOLTA SU RUOLO AVVOCATI.
(AGI) - Bologna, 13 nov. - “Crediamo che il congresso possa costuituire una svolta per l’adattamento dell’avvocatura ai nostri tempi”: cosi’ Guido Alpa, presidente del Consiglio nazionale forense, ha salutato il via dei lavori a Bologna del XXIX Congresso nazionale Forense, presenti oltre 1000 delegati in rappresentanza di 152 ordini professionali di tutta Italia.
Temi fondamentali del congresso - che si articolera’ in quattro giornate di lavori, presente tra gli altri domani il Ministro della Giustizia Angelino Alfano - l’accesso alla giustizia, il ruolo dell’avvocatura e il miglioramento dell’intero apparato amministrativo del settore.
“Occorre estendere le competenze dei consigli giudiziari - ha spiegato Alpa - riformati a meta’; risolvere il problema dei giudici onorari, che si trovano, con paghe miserevoli, a sostituire in toto, anziche’ coadiuvare i giudici togati; apprestare un organico servizio per le notifiche; supplire alle carenze delle udienze; sopprimere le “prestazioni imposte” agli avvocati che si adattano alle circostanze pur di far funzionare la macchina”. Numerosi i suggerimenti forniti da Alpa per la riforma della professione, allo studio del consiglio nazionale: tra questi gli organismi conciliativi, il processo telematico, la semplificazione dei riti, il completamento dell’organico.
Alpa ha definito “una piaga” il numero degli avvocati, oggi 226.000, di cui 36.000 iscritti all’albo della Cassazione: per contraltare, c’e’ il dato, poco lusinghiero, che vede l’Italia al quart’ultimo posto per celerita’ dei processi, dietro a tutti i paesi europei e non solo.
“Tra poco gli avvocati italiani - ha spiegato Paolo Rosa, presidente Cassa di assistenza e Previdenza forense - saranno pari agli avvocati europei tutti assieme” : a questo numeroso accesso alla professione, ha sottolineato Rosa, non corrisponde pero’ un adeguato aumento della ricchezza prodotta, ovvero del “pil” dell’avvocatura: il risultato e’ che 70.000 giovani avvocati risultano oggi privi di tutela previdenziale.
“E’ un problema serio - ha aggiunto Rosa - bisogna lavorar per arrivare alla coincidenza iscritto all’albo=iscritto cassa”. La riforma della previdenza - approvata dalla Cassa e attualmente all’esame dei Ministeri vigilanti - punta a garantire un adeguato sostegno previdenziale alle nuove generazioni, con aumenti contributivi contenuti che vedranno attestarsi al 14% il contributo soggettivo e al 4% il contributo integrativo, con l’introduzione di una quota di pensione modulare che affianca sistema contributivo a sistema retributivo.(AGI)
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