
Tutto è nato da un’iniziativa dell’Ordine degli avvocati dell’Aquila, che presso il locale Tribunale ha ospitato, il giorno 21 dicembre u.s., una messa natalizia.
La celebrazione religiosa non è piaciuta all’avvocato Dario Visconti e al presidente dell’Unione dei Musulmani d’Italia Adel Smith, piu volte difeso in alcune cause dallo stesso legale.
Visconti ha scritto una lettera al presidente dell’Ordine degli avvocati nella quale manifesta la totale contrarietà all’iniziativa, stigmatizzando il fatto che “Il luogo deputato alla difesa delle leggi sia diventato un luogo di culto della confessione cattolica”.
Secondo Adel Smith si tratta di “una cosa stupida e vergognosa, poiché il tribunale non è un luogo di culto. Non c’è imparzialità - aggiunge - né neutralità. Per questo tipo di funzioni ci sono chiese e basiliche”.
“Un plauso all’iniziativa del Consiglio dell’Ordine degli avvocati dell’Aquila di tenere una messa in Tribunale per il Santo Natale” è stato invece espresso dal segretario provinciale dell’Aquila e responsabile nazionale della Democrazia cristiana per le Autonomie, Massimo Verrecchia, che ha voluto così rispondere a Visconti e Smith.
“Sarebbe bello – ha aggiunto - se ciò potesse avvenire ogni anno anche in tutti gli altri Palazzi di Giustizia”. “Stigmatizziamo – ha concluso l’esponente democristiano - il comportamento di chi non perde occasione per manifestare azioni laiciste che, fortunatamente proprio dal Tribunale dell’Aquila, come nella vicenda del Crocifisso, hanno ricevuto chiare ed inequivocabili risposte”.