mercoledì, dicembre 19, 2007

Esami avvocati 2007: commenti pubblicati da “Il Messaggero”.


Spett.Le Redazione,
la settimana scorsa ho sostenuto l'esame di abilitazione alla professione di avvocato presso la Corte di Appello di Lecce.

Durante i tre giorni ed, in particolare, la mattina della prova dell'atto giudiziario circolavano "voci" sicure riguardo a quelle che sarebbero state le tracce dei compiti.

Ci stiamo preoccupando di chi ha utilizzato il cellulare o il palmare, ma non è questo il problema.

Il problema principale è quello di risalire a chi ha smistato le tracce e le relative soluzioni, ma è anche quello riguardo a chi ha ricevuto la soluzione senza alcun problema.

C'erano candidati che circolavo liberamente nei corridoi, tra i banchi, parlavano con fare sospetto con i commissari interni e questi ultimi cedevano fogli e altro materiale.

Era facile distingure chi lavorava in preda alla tensione ed alla concentrazione, come la sottoscritta ed altri giovani, e chi, invece, era tranquillo e sereno.

Concludo con una "chicca": l'ultimo giorno del concorso il portavoce del Ministero della giustizia si è complimentato con la Corte d'Appello per il modo trasparente e corretto con cui si sono svolti gli esami.

Questo è a dir poco vergognoso considerato quello che è successo e che ho visto con i miei occhi.

Cordiali saluti, M.


Sono d’accordissimo con quel praticante avvocato indignato – mia figlia si trova nella stessa situazione!

Inoltre vorrei aggiungere che le prove scritte si svolgono in una situazione da terzo mondo - male organizzate sia logisticamente che materialmente!

E’ veramente una vergogna!

Silvana Gelardi